Blog Tour – Un nuovo inizio di Monique Scisci – I retroscena

Buongiorno Smeraldi, passate bene le Feste ?

Vi siete riposate? Rilassate?

O avete lavorato mentre gli altri banchettavano in pranzi e cene luculliane?

Beh oggi per me è il giorno di “Un nuovo Inizio”. Che avete capito?

Oggi è il giorno della tappa del Blog Tour di “Un nuovo inizio” di Monique Scisci dedicata ai retroscena del romanzo o meglio al come e perché l’Autrice si sia addentrata in un mondo oscuro fatto di sottomissione, Dominio e Controllo.

Siete curiose?

Allora non Vi resta che seguirmi in questo viaggio…

Il termine BDSM identifica una vasta gamma di pratiche relazionali e/o erotiche che permettono di condividere fantasie basate sul dolore, il disequilibrio di potere e/o l’umiliazione tra due o più partner adulti e consenzienti che traggono da queste soddisfazioni e piacere.

BDSM è infatti una sigla che sta per:

(Wikipedia docet)

Tutto questo e molto altro ancora troverete tra le pagine di questo romanzo ma cosa ha portato la nostra cara Monique a toccare temi così forti e ai più ancora sconosciute?

EccoVi accontentate.

Tutto nasce da Internet, e sì ragazze mie, l’Etere fa miracoli, quando la Scisci con le idee ben chiare in mente sul tema dominante (hihihihi) dei suoi romanzi si addentrò nella rete le si aprì un mondo fatto di siti, forum, termini “tecnici”, pratiche estreme, oggetti con nomi impronunciabili, locali dedicati e party a tema.

Tutto a portata di qualche semplice Click.

Tutto alla portata di ognuno di noi.

Master, Mistress, Switch, Slave sono i protagonisti indiscussi delle sue ricerche, uomini e donne di qualsiasi età e ceto sociale, casalinghe, amministratori delegati, operai e chi più ne ha più ne metta.

Personaggi con due Vite parallele destinate a non incontrarsi mai, una in cui dare sfogo a quel lato perverso del proprio essere e l’altro diametralmente opposto.

Diciamocela tutta ragazze, Christian Grey in realtà non esiste.

La Scisci ha avuto modo di “conoscere virtualmente” alcuni Dominatori (Master) e nessuno andava sotto i 45 anni di età, la disciplina, il rigore e l’esperienza nascono da una forte presa di coscienza e da una consapevolezza radicata senza passati difficili fatti da abusi, ma semplicemente per il desiderio di Dominare o al contrario essere sottomessi.

Sempre più spesso durante le fasi di ricerca incontrava sulla propria strada “personaggi” sempre più giovani, a volte inesperti e inconsapevoli dei pericoli.

Il BDSM ha come regola base il pieno consenso delle parti che trattano queste pratiche erotiche, anche se talvolta ad uno sguardo esterno possano apparire come atti di violenza  sono invece desiderate da tutti i soggetti coinvolti.

Nel BDSM NON C’È costrizione, coercizione o plagio.

Viene instaurato un accordo paritario tra persone consapevoli, e anche se successivamente questo accordo può venire a sancire la sottomissione di una parte all’altra, deve restare sempre la possibilità di cambiare idea in qualunque momento e per qualunque motivo.

A questo scopo è molto utile accordarsi sull’uso di una specifica parola di sicurezza, in inglese safeword, che funga da segnale inequivocabile per l’interruzione della dinamica.

Quindi si può anche dire che il vero potere è in mano del sottomesso perché solo lui o lei può decidere se e quando terminare i “giochi” semplicemente utilizzando una parola chiave anche se, nella maggior parte dei casi, il loro obiettivo è proprio quello di superare i propri limiti.

In ogni caso, il fine ultimo resta sempre il benessere di tutti.

Benessere che non sempre o non necessariamente equivale a un appagamento sessuale dal momento che in alcune persone è proprio la frustrazione, la sofferenza, il dolore o l’idea che il proprio piacere sia negato e che questo dipenda dal libero arbitrio di un’altra persona a procurare un intenso piacere.

Concludo questa tappa con un divertente aneddoto: nell’ora e 47 minuti di conversazione telefonica con Monique ce ne siamo raccontate di ogni, abbiamo riso come due sceme al telefono e quando le ho raccontato che avevo appena passato la parte del romanzo in cui si parlava della “cintura di castità maschile” lei è scoppiata a ridere. Mi ha raccontato che, grazie sempre ai racconti dell’amica switch, durante una pausa pranzo con le colleghe nella mensa dell’azienda in cui lavora, diede uno sguardo su Amazon alla ricerca dell’oggetto “incriminato”.

Proprio in quel momento alle loro spalle passava l’alta dirigenza che, attirata dalle risate delle donne al tavolo, focalizzarono la loro attenzione sulle immagini impresse sul tablet, l’imbarazzo fu tanto ma loro si giustificarono dicendo che una di loro era alla ricerca di un nuovo rubinetto.

Da allora quest’oggetto di uso quotidiano per loro e anche per me non ha più lo stesso significato. Hihihihihi

Prima di salutarVi vorrei lasciarVi un’avvertenza: il mondo del BDSM è un mondo pericoloso e non si sa mai chi ci si trovi davanti prestate attenzione a chi interagisce con Voi ma soprattutto non siate superficiali, prima di diffondere informazioni o immagini personali accertateVi che chi sta dall’altra parte non ne faccia un uso improprio.

Adesso non mi resta che darVi appuntamento a domani per la pubblicazione della mia recensione di “Un nuovo inizio” di Monique Scisci.

Bye Bye

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