Blog Tour – Tutto accade per una ragione di Anna Dalton
Buon venerdì smeraldi, oggi inauguro il Blog Tour dedicato a Tutto accade per una ragione di Anna Dalton, di cui potete trovare già la mia recensione sul blog pubblicata ieri in occasione dell’uscita con Garzanti. Questa trilogia ci ha tenuto compagnia dal 2018 e i suoi protagonisti mi mancheranno molto, ormai il Longjoy College era diventato la nostra casa e un pezzettino del mio cuore resterà lì, su quell’isola della laguna di Venezia che ha raccolto i sogni e le aspirazioni di molti ragazzi. il mio approfondimento sarà piuttosto personale e girerà intorno al titolo del libro perché, per chi è fatalista come la sottoscritta, è proprio vero che Tutto accade per una ragione.
La meta è lì, a un passo. Per raggiungerla basta superare gli esami finali al Longjoy College e diventare una giornalista. Per Andrea questo significa realizzare il suo più grande sogno, ma soprattutto poter infine seguire le orme di sua madre che le manca ogni giorno di più. Ma proprio ora che dovrebbe concentrarsi solo sullo studio, non fa altro che pensare alla lettera in cui la donna le rivela di averle lasciato qualcosa di importante, senza darle indizi. Andrea sa che c’è un unico luogo da cui cominciare a cercare: Dublino. Dove affondano le sue radici, senza le quali non può spiccare il volo. Decide allora di partire per l’Irlanda con la scusa della tesi di laurea, anche se non sono ragioni di studio a spingerla. È un azzardo. Andrea sa bene che la competizione tra i suoi colleghi è altissima, e che non può fare passi falsi. Ma capire cosa vuole dirle sua madre è troppo importante. Talmente importante da spingerla a mentire per la prima volta a quella che ormai è la sua famiglia d’adozione, i suoi amici Marilyn, Andre… e Joker. Adesso che non hanno più paura del loro amore, lui non sarà felice di essere messo da parte. Andrea è di nuovo la ragazza dubbiosa e fragile del primo anno di college. È di nuovo la bambina che ha perso troppo presto l’affetto della madre. Questa è la ferita che deve curare per capire davvero chi è. E deve farlo da sola. Anche se sola non è mai, perché un foglio di carta e una penna sono sempre lì con lei. Il suo scudo, la sua forza. La sua vita.
Tutto accade per una ragione
Credete nel destino o siete tra coloro che credono di poter esserne artefici? Credete che ogni cosa che vi capita nella vita sia già scritto o credete di poter avere il pieno controllo su ciò che vi succede? Che poi cos’è il destino?
Destino: La predeterminazione fatale dell’accadere; il succedersi degli eventi ritenuto come preordinato e necessario, al disopra dell’umana capacità di volere e di potere.
Non a caso spesso si utilizzano queste espressioni: seguire il proprio destino, rassegnarsi al proprio destino, subire il proprio destino. Come se l’Universo si fosse messo in testa di danneggiarci in qualche modo. Io sono piuttosto fatalista e quando qualcosa non va esclamo ‘si vede che non era destino’ ma la mia frase non ha un’accezione negativa perché io credo fortemente che se una cosa va male è solo in preparazione di qualcosa di più grande e più giusto per me che dovrà venire.
Piangersi addosso per un’occasione sfumata non porta a nulla, non sempre ciò che desideriamo è giusto per noi e Andrea ci metterà un po’ a rendersene conto, ma alla fine si troverà davanti a una scelta che le mostrerà chiaramente la strada che era destinata fin dal primo istante a seguire. Andrea non mi è mai parsa particolarmente fatalista, ma gli anni trascorsi al Longjoy College l’hanno aiutata a crescere e a vedere ogni cosa da diversi punti di vista, come un buon giornalista dovrebbe sempre fare. Andrea potrebbe rimanere fossilizzata su quello che è stato il suo obiettivo fin dal primo giorno in cui ha messo piede in quella scuola di élite, ma non sarebbe giusto per la sua personalità e soprattutto, non abbraccerebbe i suoi principi. Forse era destino che andasse a finire così, certo è che senza lo zampino di qualcuno che voleva sabotarla le cose sarebbero andate diversamente e sarei qui a parlarvi di tutta un’altra storia.
Ci sono volte in cui ci sembra di essere trascinati dagli eventi senza avere nessun controllo su di essi, ci troviamo in balia di ciò che qualcuno pare aver scelto per noi o di un disegno che viene dall’alto. Non so se sia solo una nostra sensazione o se sia davvero così, ma la mia esperienza personale mi insegna che se non avessi avuto una porta sbarrata davanti a me non avrei scoperto ciò che amavo davvero fare.
Già perché io fino a quattro anni fa ero certa di quale sarebbe stata la mia professione, avevo fatto tutto per bene, laurea in Architettura con 110 e lode, abilitazione presa al primo colpo e poi…il mondo del lavoro non era come me l’aspettavo, le occasioni scarseggiavano, erano tutte sottopagate e molto poco stimolanti e così nel 2017 decido di iscrivermi alla terza fascia delle graduatorie per l’insegnamento. Certo con la mia laurea non posso fare grandi cose, ma provarci non costa niente. Ero sicura non avrei avuto nessuna possibilità di essere chiamata al primo colpo e invece a ottobre 2017 mi arriva una convocazione per il sostegno e io accetto titubante perché non sono certa di essere portata. Da allora la mia passione per l’insegnamento è cresciuta insieme a me e non importa che io abbia da seguire ragazzi con difficoltà o classi numerose, è ciò che amo fare e che mi rende felice.
Tutto questo per dirvi che, dalla mia esperienza, e anche da quella di Andrea Tutto accade per una ragione e a voi adesso non resta altro da fare che correre in libreria e comprare l’intera trilogia di Anna Dalton.
Quanta ragione nelle tue parole! Anche per me è stato così! Ho fatto un corso e successivamente uno stage e alla fine proprio grazie a quelli stage mi sono ritrovata a fare tutt’altro!