Blog Tour – Tu sei parte di me – Cristina Caboni
Buongiorno lettrici eccoci alla seconda puntata del Blog Tour dedicato a Tu sei parte di me edito Garzanti pubblicato il 15 novembre. Un romanzo che racchiude la voce di 7 autrici fantastiche che vi presenteremo durante questo evento.
Oggi vi parlo di Cristina Caboni
Lo stile di Cristina Caboni è coinvolgente e delicato, un mix di tanti elementi essenziali per un libro unico: amore, mistero, forza, speranza, coraggio e voglia di libertà. Le sue storie scaldano il cuore, sono intense, profonde, tormentate, strutturate in modo che presente e passato si intreccino tra loro per creare un romanzo indimenticabile. Ognuno di essi ha un tema specifico su cui ruota l’intera storia.
La rilegatrice di storie perdute Una storia sorprendente, emozionante, ben costruita e di una profondità che non mi sarei mai aspettata leggendo la sinossi. Mi sono emozionata molto leggendo il finale, non me lo aspettavo così e mi è persino sfuggita qualche lacrima di felicità. I capitoli si alternano tra eventi del presente ed eventi del passato, rendendo tutto molto chiaro e lineare. È un libro sulle donne, è dedicato a tutte noi, sulla forza che possediamo e su quanto possiamo fare con essa, non solo per cambiare il mondo ma anche noi stesse. Ho ammirato e amato, oltre ogni misura, il personaggio di Clarice, una donna che ha avuto il coraggio di opporsi ad un destino che le era già predestinato, ha combattuto senza arrendersi o lasciarsi sopraffare dagli eventi della sua vita. Nonostante tutte le difficoltà, praticando anche un’arte proibita alle donne. I libri erano la sua finestra sull’immaginazione, le permettevano di fuggire dalla realtà in cui viveva.
La stanza della tessitrice Questo romanzo vi conquisterà con i suoi misteri, le mille rivelazioni e curiosità, l’autrice ci apre una finestra sul mondo dell’arte della tessitura e del cucito, con le sue tecniche, stoffe, tessuti e grande immaginazione, suscitando sempre di più la vostra curiosità. All’inizio di ogni capitolo troverete nominato un tipo di tessuto, con le sue caratteristiche ed informazioni varie, ho trovato l’idea molto carina. La storia è emozionante, tormentata, intensa, in alcuni momenti vi scalderà il cuore ma in altri avvertirete tutta la sofferenza e la disperazione patita in modo particolare dal personaggio di Maribelle, per tutto ciò che ha vissuto, subito e per le tante prove che ha dovuto affrontare lungo il proprio cammino.
Ecco la citazione che vorrei evidenziare qui, in quest’occasione, tra la moltitudine che ho apprezzato dell’autrice:
“Libertà. Un concetto che adesso assumeva tutta una serie di sfumature. Poche persone sono davvero capaci di vivere una vera e totale libertà. Si tratta di scelte, di consapevolezza, di estremo coraggio. La maggior parte della gente preferisce muoversi all’interno di confini stabiliti da altri.”
Ed ora veniamo al racconto che Cristina ha scritto per “Tu sei parte di me”
La donna di Ghiaccio
Dopo essere stata inspiegabilmente lasciata da Marcello, Barbara scopre di essere incinta di due meravigliose gemelline. Seppur questa scoperta da un lato le doni gioia, dall’altro le lascia un grande senso di amarezza.
“Un figlio dovrebbe rappresentare un legame, ma la mia realtà è diversa, questo bambino è solo mio”.
Barbara infatti non ha alcuna intenzione di rivelare a Marcello che sta per diventare padre, nemmeno quando sua madre cerca di aprirle gli occhi, nemmeno quando la sua amica Sara, che vive una situazione simile alla sua, decide di far entrare nella vita di sua figlia Rose il suo ex fidanzato “perché Rose ha diritto di vivere con suo padre”
“Un figlio è un legame” le aveva detto il ginecologo. Perché, che Barbara lo voglia o meno, queste bimbe la legheranno sempre in qualche modo a lui e lei non può prendere una decisione per tutti loro. Come si comporterà quando le sue figlie le chiederanno spiegazioni? Mentirà? Barbara pensa esattamente di conoscere Marcello, e lo giudica senza possibilità di appello alcuno, senza permettergli di decidere cosa fare, se vuole o meno crescere le sue figlie. E proprio queste bimbe, che ancora non sono nate, sono già in grado di sconvolgere tutto il suo modo di essere e mettere in crisi ogni decisione presa. Starà facendo la cosa giusta? Ecco la straordinaria capacità dei figli, ti inducono a metterti in discussione, cambiano le tue priorità e trasformano l’egoismo in amore. Barbara deve ora fare i conti con tutti i suoi dubbi, suo malgrado riscopre dei nuovi lati di se stessa e il non sapere come gestire le nuove emozioni, la spaventa.
“Che cos’è che ti fa così paura?”
“Troppe cose. Prima sapevo esattamente quello che volevo, adesso mi sembra di non essere più convinta di nulla”.
E quando si ritroverà di nuovo davanti Marcello, sarà in grado di fare la cosa più giusta?
Barbara si è sempre comportata in modo freddo, tanto da sembrare agli occhi di Marcello una donna di ghiaccio.
E poi succede che a volte, dietro ad un silenzio di troppo, un’emozione taciuta, creiamo dei muri impenetrabili che non lasciano passare l’amore, unica risposta a tutti i nostri dubbi e alle nostre paure. Ed è così che ci si allontana e ci si perde, dietro una stupida incomprensione che rovina tutto senza motivo.
Il racconto di Cristina però, ci insegna che non è mai troppo tardi per mettersi in discussione, cambiare, chiarirsi e anche ricucire, e saranno proprio le due meravigliose gemelle in arrivo a ricordarlo anche a Marcello e Barbara.
“Il silenzio è una barriera inutile, mentre l’amore è complicità e condivisione”