Blog Tour – Sto pensando di finirla qui di Iain Reid – 5 motivi per leggere il libro
Blog Tour – Sto pensando di finirla qui di Iain Reid, thriller pubblicato
da Rizzoli lo scorso 28 gennaio – 5 motivi per leggere il libro
Quante volte all’anno arriva Natale?
Domanda retorica che non richiede una risposta; per quanto mi riguarda, è Natale ogni qualvolta mi ritrovo tra le mani un super libro. E nel caso di “Sto pensando di finirla qui” il giubilo è arrivato nel regno di Esmeralda Viaggi e Libri ancor prima di leggere semplicemente la sinossi. Alessandra di Les Fleurs Du Mal ed io abbiamo fortissimamente voluto questo titolo, forse perché il nostro grado di follia è praticamente uguale. A farci saltellare di pura eccitazione, un riferimento quasi accennato, un pensiero che non ci ha mollate per giorni, la voglia di ritrovare, seppur su carta, le atmosfere cupe e angoscianti di una serie televisiva che ha segnato la nostra adolescenza: Twin Peaks.
Ma prima di snocciolare i 5 motivi per approcciarsi ad una lettura del genere, vi lascio trama e copertina di questo potentissimo esordio letterario, firmato dalla penna geniale di un autore di cui sentiremo parlare tantissimo in futuro: Iain Reid.
Trama Interno degli Stati Uniti. Una statale silenziosa e vuota, solo profili piatti che si ripetono, un’altalena, un granaio, pecore ferme nella luce del pomeriggio, fienili e campi. Seduta in macchina, sotto la musica country trasmessa dalla radio, la ragazza di Jake guarda la campagna e continua a pensare che deve farla finita con lui; anche se Jake, con quella sua aria svagata e le conversazioni interessanti, in fondo le piace. Ora sono di ritorno dalla casa dei genitori di lui, una fattoria sperduta dove lei ha incontrato per la prima volta quella coppia singolare e visto i recinti lugubri degli animali, un incontro che le ha lasciato addosso una sensazione inafferrabile, come di chi avesse varcato, per il tempo di una sera, la scena di un’allucinazione altrui. Un disagio che peggiora quando Jake, nel mezzo di quel luogo desolato mosso solamente dalla neve in aumento, si ferma in una gelateria, un edificio che emerge, fluorescente, dal buio, le vetrine sbiancate dai neon, e un attimo dopo imbocca una stradina secondaria, parcheggia davanti al suo vecchio liceo chiuso e sparisce all’interno della scuola. Per la sua ragazza, lasciata sola in macchina, ha inizio allora un altro percorso, vertiginoso, nel versante più oscuro della realtà, dove scoprire che fine ha fatto Jake fornirà finalmente la risposta, del tutto imprevedibile, a cosa sia accaduto davvero in questo silenzioso viaggio a due. Da questo libro è tratto il film di Netflix per la regia del premio Oscar Charlie Kaufman.
Se avete una predisposizione mentale lineare, scandita da ritmi che prevedono un inizio, una parte centrale e una fine, forse questo romanzo non fa al caso vostro; se invece, come mi auguro, le vostre elucubrazioni mentali seguono una sorta di spirale e siete aperti ad esplorare nuovi orizzonti, allora “Sto pensando di finirla qui” è il libro adatto a voi. Ma perché dovreste leggerlo? Ho individuato 5 motivi validi per farlo. Seguitemi in questa tappa delirante e li scoprirete.
Un pensiero può essere più reale, più vero, di un’azione. Puoi dire qualunque cosa, fare qualunque cosa, ma non puoi fingere un pensiero.
- IL VIAGGIO
Jake e la sua ragazza stanno viaggiando in auto, lungo una statale desolata, vuota e silenziosa. Alla radio la stessa canzone country. Un viaggio non solo fisico, ma e soprattutto mentale, perché l’assenza di stimoli esterni favorisce la conversazione tra i due. Jake non sa ancora che la sua ragazza vuole mollarlo. Ed è sempre l’assenza di altri stimoli a catalizzare l’attenzione del lettore su tutto ciò che succede in macchina tra di loro.
“È la prima volta che facciamo una gita fuori città, il nostro primo viaggio lungo in macchina, perciò è strano che senta questa nostalgia – nostalgia della nostra storia, di lui, di noi.”
- LA PAURA
Mi chiedete sempre come faccia a leggere storie del genere, se non ho paura. Chi mi conosce bene e mi vive ogni giorno, sa che tremo di terrore anche di fronte alla mia ombra, che penso ancora ai mostri sotto al letto, che tutto ciò che non posso spiegare razionalmente o si discosta dalla mia comfort zone mi spaventa. E allora perché leggo questi libri? La mia è una terapia per esorcizzare piccoli e grandi paure. Se le conosci le affronti e le superi. In “Sto pensando di finirla qui” la protagonista ci racconta un po’ di sé e della sua infanzia e apre un varco temporale sui suoi ricordi del passato. C’era un uomo che la spiava attraverso la finestra della sua stanza.
“Quando ero molto piccola, dovevo avere sei o sette anni, una notte mi svegliai e vidi un uomo in piedi, dietro la finestra. Era molto, molto tempo che non ci ripensavo. Non ne parlo – né ci penso – molto spesso.”
- IL TITOLO
Iain Reid è un genio, vorrei avere un pizzico della sua incontestabile intelligenza. È talmente fuori da qualsiasi schema che lo spoiler più grande per districare la matassa di questo romanzo visionario ed evocativo l’ha posto proprio nel titolo, “Sto pensando di finirla qui”. Riparliamone dopo che lo avrete letto e, come me, vi darete le manate sulla fronte.
- LE ATMOSFERE CUPE
Avevo tredici anni quando è arrivato sul piccolo schermo un telefilm che avrebbe condizionato non solo la mia vita futura, ma soprattutto le mie letture: Twin Peaks. David Lynch, regista visionario e folle, ha un po’ rotto gli schemi, con una semplice inquadratura e due scarni elementi riusciva a provocarmi i brividi in tutto il corpo. In questo libro, vi ritroverete ad avere paura senza sapere perché. Basteranno un’altalena che dondola sul patio di una fattoria bruciata ed abbandonata o degli animali che vivono di stenti e al freddo in un fienile a farvi tremare.
- CHARLIE KAUFMAN
Ho volutamente tenuto la ciliegina sulla torta come ultimo motivo. Mi auguro di non dovervi spiegare chi è Charlie Kaufman, il regista Premio Oscar, uno degli uomini più potenti di Hollywood, e anche colui che ha diretto il film tratto da questo romanzo, che vedremo presto grazie a Netflix. Non so voi, ma io sono curiosissima di scoprire come un simile capolavoro sia stato trasposto sullo schermo. Curiosa di scoprire chi saranno gli attori che dovranno interpretare Jake e la sua ragazza, e ancora curiosa di scoprire se il film mi provocherà gli stessi brividi di eccitazione, misti a terrore, che mi ha scatenato il libro.
Prima di lasciarvi vi mostro il calendario delle tappe di questo Blog Tour e vi invito a visitare gli altri blog.