Blog Tour – So che ci rivedremo presto di Kristin Harmel – focus sulla nonna di Emily

Buongiorno smeraldi, in questo bellissimo (probabilmente pioverà in tutta Italia) mercoledì 2 ottobre vi parlo di una delle mie autrici di narrativa preferite. Si tratta di Kristin Harmel, scrittrice americana alla quarta pubblicazione in Italia. La Harmel ha uno stile inconfondibile e la capacità innata di farti appassionare alla storia che ha creato come se fossi il protagonista. Anche questa volta ha fatto centro, trasportandoci indietro nel tempo, durante la seconda guerra mondiale, ma non in Europa, bensì in America. Eh già, la particolarità di So che ci rivedremo presto sta proprio in questo: il conflitto visto attraverso gli occhi di un soldato tedesco catturato dagli alleati e portato in America per lavorare nelle piantagioni di canna da zucchero. Certamente una parte della storia che non conoscevo e che mi ha molto affascinato. La tappa che ho scelto è il focus sulla nonna di Emily.


Un quadro pieno di misteri.
Una ragazza in cerca di sé stessa.
Un segreto legato a uno dei periodi più bui della storia.

Emily è ferma davanti alla tela e non può fare a meno di fissarla. Quando le è stato recapitato il pacco, proveniente da una galleria d’arte tedesca, dapprima ha pensato a un errore. Poi lo ha aperto e, negli occhi della donna ritratta, ha riconosciuto la persona che l’ha cresciuta e che ora le manca più che mai, sua nonna. Ora che intorno a lei il lavoro, l’amore e la vita vanno a rotoli. Non ha idea di chi possa averle mandato il quadro, né tantomeno chi sia l’autore della dedica scritta a mano. Poche semplici parole che esprimono un sentimento profondo. Sicuramente non suo nonno, che ha abbandonato la famiglia senza più dare notizie. Mille domande affollano la mente di Emily, che decide di indagare. Deve andare in Germania per capire cosa leghi quel paese a sua nonna. Passo dopo passo, quei luoghi le raccontano di un passato segreto e sconosciuto. Le raccontano delle sue radici in modo inaspettato, quasi inaccettabile. Per Emily la seconda guerra mondiale era stata sino ad allora solo un capitolo di storia da studiare a scuola. Ora invece scopre che è parte della sua famiglia. Scopre che quel periodo buio ha fatto da sfondo a un grande e impossibile amore. È arrivato il tempo per Emily di ricostruire le proprie origini e venire a patti con le scelte che ha fatto, con la rinuncia che le brucia nel cuore. Perché oggi, come ieri, bisogna avere il coraggio di credere nei propri desideri, di dire la verità anche se fa male, di dare spazio al possibile.

So che ci rivedremo presto è un libro che va dritto al cuore come solo Kristin Harmel sa fare. L’autrice che ha conquistato il mondo con Finché le stelle saranno in cielo torna con un romanzo in cui il fascino di una storia d’amore incontra la Storia in una delle sue pagine meno conosciute. Dopo aver scatenato il passaparola negli Stati Uniti, è pronto a incantare i lettori italiani. Una storia di forza, memoria, sentimenti, scelte e speranza.


Parlarvi di nonna Margaret è semplice ma allo stesso tempo difficile. Nonna Margaret resta il personaggio più enigmatico del romanzo, la Harmel non la presenta mai direttamente, sono sempre gli altri a citarla, a far emergere qualche particolare della sua persona, ma non si arriverà mai a conoscerla veramente. E questo rende il suo personaggio ancor più interessante.

Margaret è venuta a mancare da poco quando Emily riceve un quadro che la raffigura quando era giovane. Era un acquerello a tinte vivaci di una donna in piedi al centro di quello che sembrava un campo di grano, il viso in piena luce con lo sguardo rivolto in lontananza. Indossava un abito rosso, con il fondo a brandelli e la manica destra strappata, e la sua espressione era risoluta e pensierosa insieme. Sullo sfondo, il cielo era di un viola scuro che catturava l’attenzione.

Il quadro è accompagnato da un biglietto senza firma Ho letto il suo articolo e ci tengo a dirle che lei si sbaglia, recitava l’elegante corsivo. Suo nonno non ha mai smesso di amarla. Margaret è stato l’amore della sua vita. Emily non si capacita di questa cosa, sua nonna è stata una madre single, non si è mai rifatta una vita dopo che l’uomo che amava ha lasciato il paese per non fare più ritorno. Emily sta attraversando un periodo particolare e non riesce a smettere di pensare al quadro e al biglietto allegato. Decide che deve andare a fondo e provare a trovare la soluzione di questo mistero. Come prima cosa mette suo padre al corrente del quadro, i rapporti col padre non sono buoni, di questo però non voglio svelarvi nulla, ma lui si offre di accompagnarla in questa ‘caccia al tesoro’. La prima tappa porta Emily a casa del migliore amico che sua nonna abbia mai avuto, peccato che Emily non ne conoscesse nemmeno l’esistenza. E qui emerge una cosa molto interessante Emily, tua nonna era proprio una giovane donna vivace, piena di speranze.» …essere uno che simpatizzava con entrambi, ragazzini neri e prigionieri tedeschi. Ecco com’era fatta tua nonna, lei guardava sotto la superficie delle cose mentre il resto del mondo pensava solo a giudicare. E questo le ha reso la vita difficile.» Margaret era una donna forte, decisa che non si lasciava abbattere dalle difficoltà e aiutava chiunque ne avesse bisogno, anche se questa cosa poteva metterla nei guai. Perché i neri e i prigionieri tedeschi erano disprezzanti e chi li aiutava rischiava di essere ripudiato dalla sua stessa famiglia.

Grazie a Jeremiah Emily trova l’ultima lettera ricevuta da Margaret dal suo amore. Una lettera dura che non ammette repliche e che le fa credere che l’uomo che aveva conosciuto non fosse altro che un miraggio. Emily vuole andare a fondo e parte con il padre per Monaco, in fondo il quadro è stato restaurato proprio da una galleria del luogo, forse sapranno dir loro qualcosa di più. Monaco è un flop, anzi il quadro arriva da Atlanta, quindi il viaggio oltreoceano sembra essere stato solo una perdita di tempo, anche se ha gettato luce su cosa è successo a suo nonno.

Il nonno di Emily, Peter Dahler, non ha mai scritto quella lettera di addio. I suoi nonni hanno passato tutta la vita amandosi senza rincontrarsi mai. Una storia d’amore epica e molto triste, piena di inganni e di cattiveria da parte di chi li circondava.

Le vite di Peter e Margaret andranno avanti, ma non riusciranno mai a essere davvero felici non riuscendo a dimenticare il grande amore della loro vita. Margaret nonostante sia stata circondata dall’affetto del figlio e della nipote non è più stata se stessa, il suo sguardo non è mai tornato ad essere vivace e pieno di luce. Il dolore per essere stata abbandonata da Peter, il rimpianto di averlo giudicato diverso da ciò che si è dimostrato, appesantiranno la sua esistenza. Sarà forte, crescerà un figlio da sola, lotterà per i suoi ideali e per l’uguaglianza, ma non cercherà mai più la felicità in un uomo.

Resterete affascinati dalla capacità della Harmel di parlare di qualcosa che è andato perduto, vi innamorerete dei personaggi che animano la scena e non riuscirete a posare So che ci rivedremo presto fino a quando non avrete girato l’ultima pagina. Un’autrice divina, una storia che vi farà traboccare il cuore di emozioni.

smeraldo

So che ci rivedremo presto

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