Blog tour – Regine di Paolo Sciortino – Focus on Maria Antonietta

Trama Alla corte di Vienna, dove sono nate entrambe, arciduchesse, figlie dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria, l’infanzia di Carolina e Maria Antonietta scorre serena, tra i concerti di un Mozart ragazzino, le lezioni di celebri pensatori del tempo e i giochi in uno dei parchi più incredibili di tutta Europa. Ancora giovanissime, però, vedono la spensieratezza lasciare il posto alla vita adulta, che inizia con la separazione, dalla madre e dalla sorella che più amano. A Versailles è diretta Maria Antonietta, sposa del delfino di Francia; Carolina, invece, è destinata all’Italia, Napoli sarà la sua casa, alla corte dei Borbone. Non si vedranno mai più, perché questo è uno dei drammi silenziosi che deve scontare chi ha il privilegio di regnare, ma resteranno sempre legate da un filo sottile e tenace che le terrà unite anche nei momenti di maggior lontananza, e che stritolerà il cuore di Carolina alla morte di sua sorella.
Non sono solo due regine, Carolina e Maria Antonietta, ma due espressioni, per quanto contrapposte, di un mondo in cambiamento. Carolina, la studiosa, la statista, convinta che il ruolo di regnante sia un servizio della collettività, un privilegio da pagare con la fatica. La tragica morte di Maria Antonietta, però, cambierà ogni cosa e mostrerà la fragilità di una filosofia astratta che si scontra con i bisogni e la rabbia del popolo.

Due sorelle, due regine, il mondo ai loro piedi e i desideri fatti realtà, ma anche due donne, con i dolori, i pianti, le rinunce che a chi fa parte del Paradiso non è concesso mostrare, né tantomeno provare.

Regine di Paolo Sciortino. Edito il 04.06.2019 da Piemme. Genere: romanzo storico. 224 pagine

In questo blog tour sul libro Reginedi Paolo Sciortino, spetta a me l’onore di parlarvi di Maria Antonietta. Prima di farlo, vorrei soffermarmi un attimo sul libro in generale, sicuramente un bel romanzo, una chicca per gli appassionati del genere storico, ma solo per coloro che sanno apprezzare una buona dose di invenzione. Il giornalista Paolo Sciortino è riuscito a dare vita ad un romanzo coinvolgente che ha per protagoniste due regnanti che, tra realtà e leggende, hanno da sempre acceso la curiosità del pubblico. Una caratteristica che non potevo non apprezzare è l’abbondante presenza di lettere all’interno dell’opera. Le epistole, e chi segue le mie recensioni lo sa bene, sono un espediente narrativo che mi piace molto ritrovare all’interno di un romanzo, perché danno la possibilità di leggere storia e pensieri dal punto di vista di un altro protagonista, con l’aggiunta di quel pizzico di fascino che un’epistola continua ad avere anche nel 2019. In effetti la voce di Maria Antonietta ci arriva solo attraverso le epistole scritte alla sorella, Charlotte, che è, invece, la voce narrante di tutto il romanzo.

Quando si pensa a Maria Antonietta vengono subito in mente due cose: la sua testa tagliata dal boia in quel celebre 16 ottobre 1793 e il suo noto consiglio al popolo disperato dalla carestia di mangiare le brioches. Entrambi gli episodi, in questa originale, opera vengono rivisitate in maniera del tutto nuova: la morte di Maria Antonietta, per esempio, viene vissuta attraverso lo sguardo triste di Charlotte che non ha potuto rivedere la sorella dopo la loro separazione quando erano poco più che bambine, consapevole del fatto che la sorella abbia pagato uno scotto troppo alto. Ma, grazie alle epistole, scopriamo anche lo stato d’animo della stessa Maria Antonietta alla vigilia della sua esecuzione. Così come scopriamo la sua versione sulla storia delle brioches. Insomma, quello che è riuscito molto bene all’autore è rendere le due regine umane; si parla, infatti, delle loro gravidanze, dei loro rapporti coniugali, del loro rapporto con i figli. Trova anche spazio il progetto di Charlotte di dare nuovo valore alle donne regnanti, ma per lo più, sembra che queste due donne siano state vittime delle loro condizioni, loro a cui i mariti sono toccati in sorte come se fosse un gioco. Un bel modo di rivivere la vita di due regnanti che, nel bene o nel male, hanno scritto pagine di storia. Consigliatissimo agli estimatori del genere.

Risulta incredibile, talvolta, come certi individui, dalla natura palesemente volgare o banale, ottengano altrimenti smisurato potere su una quantità immensa di menti e di cuori, spesso migliori di costoro, per qualità umane.

 

La verità, che la mia condizione di moritura  mi fa intendere meglio di quanto chiunque possa intendere alcunché, è che la storia esige le nostre teste, non possiamo essere emandati.

 

Chiedo scusa, io volevo stare dalla parte giusta delle cose.

4 stelle

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