Blog Tour – Punto e a cuore di Riccardo Bertoldi – Mente o cuore?
Trama: Hai mai dovuto scegliere fra testa e cuore? È questo che succede a Giulia, quando all’improvviso Riccardo riappare con un “Mi manchi, ti va un caffè?”. Si sono lasciati ormai da tre mesi, ma chissà se la loro storia è finita davvero. Rispondere di sì al messaggio di Riccardo, per Giulia significa scegliere il cuore: lo ama ancora e una parte di lei vuole provare a dargli un’altra occasione. Ma se farlo volesse dire rinunciare a se stessa, ai suoi desideri, a inseguire quei sogni che sono solo suoi? Questa doppia storia è una risposta a tutte quelle volte in cui ti sei chiesta come sarebbe andata se… E la risposta è che puoi essere la donna che vuoi: quella che prova sempre a tenere in piedi qualcosa, oppure quella che adesso ha deciso di tenersi in piedi da sola. In entrambi i casi non è mai un punto e a capo, ma sempre un punto e a cuore. Perché punto e a cuore vuol dire questo: prendersi lo spazio di un respiro e scegliere la versione di te stessa che ami di più.
TAPPA A CURA DI VERONICA
“Punto e a cuore” di Riccardo Bertoldi, pubblicato il 04 ottobre da Rizzoli
Hai mai dovuto scegliere tra testa e cuore? Questa è la tematica fondamentale del libro, e oggi ve ne parlo in questa tappa del blog tour dedicata al libro, a cui hanno preso parte anche Bookspedia, Il regno dei libri e I miei magici mondi.
“Non sono pronta a stare senza di lui. Mi manca anche il coraggio di dirgli addio.
Perché la verità è che il cuore mi porta sempre da lui, la testa mi porta altrove…”
Quante volte ci siamo trovati nella situazione di dover assistere alla lotta tra cuore e mente o, per dirla alla Jane Austen, tra ragione e sentimento? E in questa infinita lotta, chi ha avuto la meglio?
Giulia si trova ad un bivio, la sua lunga storia con Riccardo si è spenta, assopita tra i litigi, le incomprensioni, la quotidianità, ma soprattutto i non detti. Giulia e Riccardo hanno entrambi dimenticato come essere felici da soli per poter essere felici insieme. E da lì la ferita si è piano piano allargata, come quando apri la cerniera della tua giacca preferita, i due lembi si separano e si allontanano in attesa di ricongiungersi di nuovo la prossima volta che la indosserai. Ma per Giulia e Riccardo c’è stato un intoppo nell’ingranaggio, la cerniera ha smesso di salire e scendere, si è bloccata all’improvviso, di fronte alla consapevolezza di non essere più abbastanza per se stessi e di conseguenza per la persona amata.
Quando hanno smesso di inseguire i loro sogni?
Dopo tre mesi di separazione, a seguito dell’ennesima litigata, Riccardo invia un messaggio a Giulia “Mi manchi. Ti va un caffè?” e da lì, da quell’esatto momento, inizia per Giulia la lotta tra il cuore e la mente. Quale strada prendere? A chi dare ascolto?
La vita è un continuo sliding doors, “cosa succederebbe se … ”
Cosa succede se Giulia ascolta il suo cuore solitario che le ripete in continuazione che senza Riccardo non può essere felice, che lui le manca terribilmente e che non proverà con nessun altro l’amore completo che prova per lui.
E se invece seguisse la ragione? che ne sarà della sua vita se decidesse di dire basta, di non poter più continuare a mettere le pezze ad una relazione che la sta consumando, perché da quando sta con Riccardo ha dimenticato completamente se stessa e i suoi sogni.
Quale strada scegliere quindi? Il cuore che ti riporta a ciò che era, o la mente che ti conduce alla riscoperta?
Non c’è una risposta giusta e una sbagliata, non è tutto bianco o nero, esistono le sfumature… C’è chi preferisce farsi guidare dal cuore e dalle emozioni che prova , chi invece ha bisogno di fatti e certezze, e pensa di soffrire meno nella concretezza e quindi segue la mente.
Ma se mente e cuore si parlassero, se agissero in simultanea per il nostro bene, se ci allenassimo a seguire i sentimenti ma con un pizzico di raziocinio, il risultato sarebbe poi così diverso?
È quello che in fondo fa anche Giulia, quando segue il cuore per poi farlo zittire per un momento e usare la testa per dare una svolta a quel ritrovarsi e capire cosa prova davvero lei per Riccardo. E poi, quando decide di seguire la testa per riprendere in mano la sua vita e lasciar andare ciò che era con Riccardo, ha alla fine bisogno di metterci il cuore per fare quella scelta assurda, improvvisa, passionale, irrazionale che di fatto le cambierà la vita.
“E’ più facile continuare a vivere una vita infelice piuttosto che rischiare di essere se stessi. […]
Mi sono accontenta per troppo tempo di un lavoro poco gratificante, per troppo tempo sono rimasta ferma per paura di fare una scelta. Per troppo tempo ho soffocato la donna che ero una volta. Non ho fatto questo salto nel buio solo per me. L’ho fatto anche per Riccardo.
Perché dovrebbe essere felice con me, se con me non sono felice neanche io?”
Il risultato?
Semplicemente un punto e a cuore, perché nella vita non serve andare a capo, non serve cancellare tutto e ricominciare, ma prendere e riparare. Perché anche se la ragione ti dice di chiudere tutte le porte, non è possibile farlo quando di mezzo c’è anche il cuore, basta imparare dagli errori, crescere, sapersi rialzare da soli e poi insieme, liberarsi dal condizionamento di ciò che è giusto fare e scegliere ciò che ci rende felici, anche se è rischioso e fa paura. Solo così un amore non andrà mai punto e a capo, ma solo punto e a cuore.
Non sempre il cuore ci porterà sulla retta via, non sempre faremo la scelta giusta, ma la faremo, agiremo piuttosto che pensare, sceglieremo piuttosto che farci scegliere, sbaglieremo, ma saranno i nostri sbagli e smetteremo di avere paura, non ci faremo guidare dal giudizio, saremo solo noi stessi e vivremo per essere felici.
Giulia ad un certo punto stila una lista di dieci cose che la rendono felice e si accorge con profonda amarezza di non farne nemmeno una da troppo tempo. Questo è il punto di non ritorno, la consapevolezza. Ci facciamo trascinare dalle responsabilità e dalle paure e dimentichiamo la nostra lista della felicità. Perché fare la cosa giusta non ci regala in automatico la felicità. Quella te la devi guadagnare, la devi cercare, ed è nostro dovere impegnarci per raggiungerla, anche se a volte serve scegliere la strada più tortuosa.
“Tu pensi troppo”
“Pensare mi aiuta a fare le cose giuste”
“Prova a ricordare le scelte delle tua vita, solo quelle che ti hanno resa davvero felice, però. Sono state razionali oppure irrazionali?”
Abbiamo il coraggio di fare una scelta drastica solo per noi stessi e cambiare vita? Ci ricordiamo l’ultima volta che abbiamo fatto una cosa senza pensare, di getto, solo perché ci rendeva felici? Sta tutto lì, in quel momento, in quel salto nel buio. Nel momento in cui rinunciamo a qualcosa di giusto che però ci rende infelici, a favore di un’emozione, di un qualcosa che ci appaga, di quel sogno che rincorriamo da sempre. È qui che la ragione perde un po’ e il cuore si fa avanti senza timore.
“Perché è così che succede quando dentro le tue giornate non metti niente per cui valga la pena vivere.
Ho voglia di cambiare. Me e la mia vita.
Ho bisogno di trovare un posto da chiamare di nuovo casa.
Questa volta, però voglio trovarlo dentro di me.
Ho bisogno di giornate memorabili e ricche di emozioni. Non voglio fare le cose giuste, voglio essere felice”
E voi, siete felici davvero o vi siete convinti di esserlo? Agite più di testa o vi fate guidare dal cuore? In realtà ho imparato che la strada è diversa ma la meta, il più delle volte, è la stessa, perché non c’è ragione che tenga quando di mezzo ci si mette il cuore.
Vi lascio con questa citazione di Blaise Pascal che calza assolutamente a pennello “il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce”
Seguite domani la prossima tappa del blog tour, nel frattempo Giulia e Riccardo vi aspettano in libreria.