Blog Tour – Per sfiorare le nuvole di Chiara Parenti

Buon lunedì smeraldi, eccoci pronti per una nuova settimana piena di cose belle. Tra le tante uscite di questo affollato ottobre c’è Per sfiorare le nuvole di Chiara Parenti, un’autrice che non ha di certo bisogno di presentazioni. Il romanzo, seguito di Per lanciarsi dalle stelle, è uscito il 18 ottobre con Garzanti che ha anche pubblicato la ristampa in flessibile del libro che è diventato un film su Netflix ed è proprio di questo che vi parlerò in questa tappa dal titolo: Dove eravamo rimasti.

È normale avere paura.
Serve solo un unico, magnifico istante senza di essa.

Sul blog eravamo rimasti alla magnifica recensione di Margherita di Per lanciarsi dalle stelle un libro che l’aveva profondamente commossa e che presenta alcune differenze sostanziali col film. Credo che raggiungere il piccolo schermo sia il sogno di ogni autrice e che sia necessario rivedere alcuni particolari per poter rendere il prodotto più appetibile al grande pubblico, ma forse in questo caso tutti questi cambiamenti rischiano di non far ritrovare al lettore le stesse sensazioni che aveva suscitato la lettura.

Dietro ogni scelta c’è un ragionamento, me ne rendo conto, e in fondo comprendo anche la voglia di alleggerire e renderlo appetibile a chi ama le commedie romantiche, ma avrei preferito un film più aderente al libro soprattutto nella scelta dei personaggi che ruotano attorno alla protagonista.

Mi è piaciuta l’interpretazione di Federica Torchetti, credo abbia reso bene le ansie di Sole e che i suoi dialoghi con lo spettatore funzionino e facciano ben capire le sue paure e la sua reticenza nel buttarsi e nello scegliere anche le cose più semplici.

Bella l’ambientazione che però non è quella del libro, dal Molise ci si sposta in Puglia. Impossibile non riconoscere fin dal primo istante Polignano a Mare e la sua suggestiva spiaggia, mentre le altre location sono la Valle d’Itria, Monopoli, Bari e Conversano.

Ho apprezzato la scelta, anche se in effetti mi sarebbe piaciuto scoprire qualcosa di più di una regione che conosco poco e che credo racchiuda paesini belli e caratteristici che avrebbero potuto essere mostrati al grande pubblico di Netflix.

Nella trasposizione televisiva non trova spazio Samatha e credo che questo sia ciò che mi ha più scombussolato, gli adolescenti hanno tanto da dire e da dare, lo vedo ogni giorno a scuola, e una figura così avrebbe dato freschezza e maggior peso alla svolta di Sole.

L’evoluzione di Sole è comunque molto evidente e le nuove amicizie che la aiutano a fare il grande salto sono di tutto rispetto, un bel gruppo che le dà la forza di mettere da parte piano paino le sue paure e di cercare di vivere capendo che nella vita non si hanno certezze.

Ovviamente essendo una commedia romantica c’è spazio anche per l’amore, a contendersi le attenzioni della nostra dolce protagonista ci sono due figure importanti e molto diverse tra loro.

Da un lato il ragazzo che le fa battere il cuore fin da quando era ragazzina, Massimo, il fratello di Emma che torna in Puglia e le consegna la lettera che ha trovato da poco tra gli effetti personali della sorella. Sarà proprio questa lettera scritta dalla sua migliore amica che non c’è più a dare il via al cambiamento di Sole.

Dall’altro lato c’è Danio, che incontra proprio la sera in cui riceve la lettera, Danio è appena arrivato ed è reduce da una delusione d’amore. Sole si avvicina a Danio credendo sia gay visto che si è appena lasciato con Leo, quindi la loro conoscenza sarà su un piano emotivo e questo darà modo a Sole di percepire la sua essenza senza soffermarsi sul suo aspetto.

Oltre a Massimo e Danio un ruolo importante lo ha Miriam, una ragazza che frequenta l’università a Roma e che non Sole non ha mai scambiato più di un saluto, ma sarà proprio la sicurezza di Miriam a dare a Sole la spinta di cui ha bisogno Per lanciarsi dalle stelle ed è interessante il motivo che sta alla base di questo slancio nei suoi confronti, ma non vi dirò di cosa si tratta e nemmeno quale sarà l’evoluzione della storia di Sole e su quale dei due baldi giovani ricadrà la sua scelta.

Per scoprire questo non vi resta che guardare il film su Netflix, mentre per approfondire il nuovo romanzo, Per sfiorare le nuvole, dovete seguire il nostro Blog Tour.

24/10 Dove eravamo rimasti – Esmeralda viaggi e libri
25/10 Recensione – Bookspedia
26/10 Focus su Sole – Aria’s wild
27/10 Massimo contro Samuele – Chiara in bookland
28/10 Cose da non fare per essere felici – Il Regno dei libri

Ci sono giorni in cui non si ha tempo nemmeno per notare le nuvole in cielo. E quando giorni come questi diventano la normalità, ci si dimentica persino dei sogni. È quello che sta succedendo a Sole che, da quando si è trasferita a Roma, stila una lista infinita di cose da fare: aiutare il fidanzato Samuele con la galleria d’arte; scarrozzare ovunque l’amica Samanta; rispondere alle richieste assurde del suo caporedattore. E il desiderio di diventare un’insegnante sembra tornato nel cassetto. Sole non riesce a imporsi nemmeno quando un’eccentrica e affermata scultrice, Gertrude, la obbliga a diventare sua assistente. Costretta a seguire le assurde regole dell’artista, si sente ancor più alla deriva. Come se non bastasse, Massimo – il ragazzo di cui era innamorata da ragazzina – inizia a lavorare con lei. Eppure quest’esperienza che sta testando i suoi limiti è proprio quello che le serve per cominciare a dire «no». Forse è arrivato il momento di compilare un nuovo tipo di lista, un elenco di cose da non fare. Perché a volte è necessario concentrarsi su di sé, anche se si ha paura di deludere le persone che ci sono vicine. Solo così possiamo trovare il tempo per respirare a fondo, ascoltare la nostra voce interiore e alzare gli occhi al cielo per sfiorare le nuvole. Ogni romanzo di Chiara Parenti, a partire dal suo esordio di successo, La voce nascosta delle pietre, è capace di toccare il cuore dei lettori. Con il suo nuovo libro, ci regala il seguito della storia di Sole, protagonista dell’amatissimo Per lanciarsi dalle stelle, ora diventato un lungometraggio Netflix. Perché il coraggio non si misura solo collezionando avventure e uscendo dalla propria zona di comfort. Il vero atto di coraggio è prendere in mano la propria vita e dire no a ciò che ci rende infelici. Senza paura del giudizio altrui.

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