Blog Tour – Mare calmo, isolati misteri di Simona Soldano – Segni particolari: fiuto per le indagini

Buongiorno smeraldi, siete pronti a scoprire qualcosa di più di questo primo romanzo di Simona Soldano? Allora siete nel posto giusto. Oggi mi occuperò della quarta tappa di questo splendido Blog Tour dedicato a Mare calmo, isolati misteri, romanzo di narrativa con tinte gialle pubblicato da Garzanti l’11 giugno. Il mio tema sarà proprio la parte gialla, ecco a voi…Segni particolari: fiuto per le indagini.

mare calmo, isolati misteriProfessione: guardiana del faro.
Indirizzo di residenza: un’isola sperduta.
Passione: indagare.
Come la descrivono gli altri: ironica, cinica e irriverente.
Passatempo preferito: dire sempre quello che pensa.

Martina ce l’ha messa tutta per avere una vita come gli altri. È andata a feste, aperitivi, pranzi di famiglia; ha persino avuto qualche fidanzato. Salvo realizzare, anni dopo, che non ama la compagnia delle persone. A dire il vero, proprio non la sopporta; in altre parole, si è scoperta un’incorreggibile misantropa.
La soluzione è andare via, lontano, trasferirsi in un luogo impossibile da raggiungere per chiunque: un faro sperduto nel Mediterraneo. Su quell’isola potrà starsene per i fatti suoi, con la sola compagnia del vento, del mare e del cielo infinito. Ma si sa, nulla va mai come ci si immagina.
Il mare non è mai davvero calmo e gli imprevisti sono sempre all’orizzonte. Per Martina, l’inconveniente è rappresentato da un invito a cena da parte dell’uomo che abita l’isola prospiciente la sua. Non può certo rifiutare ed è anzi sorpresa di come il suo ospite parli di rado e faccia poche domande. L’alone di mistero che lo avvolge svanisce appena Martina è di nuovo al sicuro sul suo scoglio remoto, finché, qualche giorno dopo, le arriva la notizia che l’uomo è morto. Si è impiccato. Per tutti si tratta di suicidio. Ma c’è una vocina che non smette di farsi sentire nella testa di Martina: e se si fosse trattato di un omicidio? Che le poche frasi pronunciate durante la cena fossero un indizio per lei? Una richiesta di aiuto? Martina non può resistere alla tentazione di indagare. Così, si trasforma in una detective per caso, o forse per sbaglio. Perché solo lei può capire che cosa è successo davvero. Proprio lei a cui non interessa degli altri. E chissà se poi è proprio così…

Simona Soldano è un’esordiente di talento che, con penna sottile e arguta, tratteggia una protagonista unica che dice sempre quello che pensa. In un vecchio faro, su un’isola sperduta e circondata dalle onde, dà voce a una storia affascinante e pungente, in cui i misteri non chiedono il permesso. Quando arrivano non si può fare altro che dare spago all’intuito, ovunque ci porti.


Segni particolari: fiuto per le indagini

Ve lo dico fin da subito: Martina non ha alcun fiuto per le indagini, è un mezzo disastro e non saprebbe riconoscere un killer nemmeno se se lo trovasse a un palmo dal suo naso. Ed è proprio questo che la rende così simpatica, la sua totale mancanza di buon senso e la sua misantropia (almeno a parole perché in realtà le persone le piacciono abbastanza).

Ma come mai Martina si mette a indagare? Andiamo con ordine altrimenti rischiamo di perderci.

Martina decide di lasciare la sua frenetica vita a Roma, sempre impegnata a presenziare a eventi, aperitivi, cene e chi più ne ha più ne metta, senza averne alcuna voglia. Perché a Martina questa vita non piace per niente, doversi sempre adeguare al volere altrui e non potersene mai stare sola in casa (io un po’ la capisco, sono la pantofolaia della famiglia, quella che emerge dalla propria tana solo se strettamente necessario e che non ha vissuto così male questo periodo di chiusura forzata perché almeno nessuno poteva avanzare proposte poco gradite).

Vi dicevo, Martina, stanca di questa vita, decide di fare una follia, mollare tutto e ritirarsi a vita solitaria come guardiana di un faro di un’isoletta dell’Arcipelago Toscano e decide di aprire un blog in cui racconterà ogni giorno la sua esperienza di vita in solitaria.

La sua totale vita in solitudine dura poco visto che fa amicizia fin da subito col padrone della villa che sta sull’isola Grande, in questa villa oltre al Signor B. vivono: la figlia Paoletta, la cuoca Dora, il segretario privato Signor T. e il vecchio marinaio Miro. Ma non finiscono qui le nuove amicizie, dal nulla sbuca Peter, proprietario di un catamarano che ha pressappoco l’età di Martina e che viaggia per il Mediterraneo in cerca di avventura. E infine ci sono loro, i follower del suo blog coi loro nickname a celarne l’identità ma così vicini a Martina da divenire in breve tempo come una seconda famiglia, di loro fa parte anche il suo migliore amico Michele che è preoccupato per la sua scelta e non ha nessuna intenzione di lasciarla sola su quell’isola sperduta.

Un giorno il vecchio marinaio scompare e, dopo pochi giorni, il vedovo viene trovato impiccato. Per la polizia si tratta di suicidio, ma Martina non crede sia possibile, vero è che nascondeva parecchi segreti, almeno a detta della cuoca impicciona, ma non aveva nessun motivo per togliersi la vita. Martina decide di raccontare le sue sensazioni sul blog e tiene costantemente aggiornati i suoi follower che ogni giorno attendono sue notizie per poter commentare con lei tutto ciò che succede e le scoperte sospette e i misteri che scopre di volta in volta. Indagare si sa che può mettere in pericolo e Martina inizia a dormire sonni ben poco tranquilli.

Qualcosa mi dice che il vedovo non si è ucciso. Sono alcune parole pronunciate durante una passeggiata, aveva infatti accennato a dei «nemici», due nemici, per esattezza, uno vicino e uno peggiore. E fidatevi di me: finché ci sono dei nemici non si ha voglia di morire, ma di combattere.

E quando iniziano le indagini parte il toto colpevole, divertente seguire le varie congetture dei follower, intelligente trovata dell’autrice per animare il racconto, ce ne fosse uno che ci becca. Fantastici loro e improbabile Martina che man mano, grazie al loro aiuto, comincia ad avvicinarsi alla verità, ma non la riconosce e…il mistero si infittisce sempre di più! Chi poteva desiderare la morte di quell’uomo delizioso? A chi poteva dare fastidio un vecchio ritiratosi dal mondo? Cosa nasconde l’isola? Cos’è successo veramente la notte del naufragio? Naufragio? E quando abbiamo parlato di naufragio? Sì smeraldi ve la butto lì così perché non posso mica raccontarvi tutto il libro, intanto ho instillato in voi la curiosità e questo basta 😉

Fare indagini sul web è un’attività più coinvolgente e faticosa di quanto pensassi. Come vorrei avere un assistente! Qualcuno a cui affibbiare i compiti più difficili o noiosi. Ma noi misantropi siamo obbligati a sbrigarcela da soli, temo.

Insomma spero di essere riuscita a farvi venire voglia di Mare calmo, isolati misteri io ve lo consiglio perché è una lettura perfetta per l’estate coi suoi colori, il suo mare e i tanti personaggi che popolano la scena.

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Una risposta

  1. Manuela ha detto:

    Anche secondo me non è vero che non le piacciono le persone… Fiuto per le indagini zero totale, ma simpatia tanta. Molto simpatici anche gli amici virtuali che la seguono con costanza e la aiutano tanto.

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