Blog Tour – L’uomo delle castagne di Søren Sveistrup – Intervista al pool di indagine
Da grande estimatrice di thriller quale sono, ho sempre avuto due sogni nel cassetto, forse non esattamente ciò che ci si aspetta da una persona sana di mente. Ma quando lo sono mai stata? Ecco, i miei sogni potrebbero fare la fortuna di un bravo psichiatra, convinto di riuscire a guarirmi dalla mia innegabile follia, perché mi sono ritrovata spesso a desiderare di essere la vittima dentro uno dei libri dei miei thrilleristi preferiti. Non l’investigatore o il serial killer, proprio la vittima. Ma ho anche sognato di interagire con i personaggi dei romanzi che leggo. Uno dei miei sogni oggi si è realizzato grazie al Blog Tour dedicato a L’uomo delle castagne. Tranquilli, non vi sto scrivendo mentre sono distesa sul tavolo autoptico di un medico legale, in attesa di autopsia, sono ancora viva e vegeta con le solite rotelle fuori posto, e ho l’onore di ospitare nella mia tappa il pool di indagine che ha brillantemente risolto il caso de “L’uomo delle castagne”. Ma prima di fare la conoscenza di Naia Thulin e Mark Hess, vi lascio trama e copertina del thriller Rizzoli, pubblicato lo scorso 22 gennaio.
Troppe cornacchie dietro il trattore. Saltellano freneticamente intorno a qualcosa di bianco, pallido e informe. Un maiale. Gli occhi spenti, il corpo che freme e si agita, come se provasse a spaventare le cornacchie, appollaiate a mangiare da un grosso foro di arma da fuoco sulla sua nuca. Un navigato agente di polizia, a una settimana dalla pensione, si ferma davanti alla fattoria di un vecchio conoscente, nei dintorni di Copenaghen. Qualcosa non va. Un maiale morto lasciato lì. Non si fa così, in campagna. Apre la porta d’ingresso, socchiusa, con due dita, come nei film. Per vedere una cosa che non avrebbe mai voluto vedere: sangue, un cadavere mutilato, altri corpi da scavalcare. Cammina fino all’ultima stanza, dove centinaia di omini fatti di castagne e fiammiferi – infantili, incompleti, deformi – lo guardano ciechi. Stravolto, si chiude la porta alle spalle, senza sapere che l’assassino lo sta fissando. Così si annuncia, spaventosa, la storia dell’Uomo delle castagne, un thriller di grande livello, il primo romanzo di Søren Sveistrup, autore della serie tv The Killing – il cult mondiale che ha appassionato milioni di spettatori – e sceneggiatore dell’Uomo di neve, il film tratto dal romanzo di Jo Nesbø. Un’invenzione narrativa complessa, un assassino disumano che si muove nel fondo di questo libro con una cupezza senza eguali, un’indagine condotta con angosciata bravura da due detective – uomo e donna, lui e lei – costretti a scendere mille gradini per comprendere come un’ossessione perfetta può deviare la mente di un individuo. Nemmeno Hitchcock. Perché poi un grande thriller nasce soltanto da un magnete, un chiavistello del male che attira, che vi attira inesorabilmente là, nella stanza degli omini che dondolano. Un capitolo vi lascerà il gusto di essere su una pista possibile e il seguente vi dirà di cambiare strada. Perché l’Uomo delle castagne ha pensato a tutto e ricorda ogni cosa. Gli altri, finti innocenti, hanno dimenticato.
Cari lettori di Esmeralda viaggi e libri, vi presento i due poliziotti che hanno attivamente partecipato all’indagine denominata dalla stampa “il caso dell’uomo delle castagne”. Diamo il benvenuto all’agente dell’Europol Mark Hess e alla poliziotta della sezione crimini contro la persona Naia Thulin. Innanzitutto, grazie per aver scelto di essere intervistati da me.
Naia: Avremmo preferito che realizzassi il sogno di farti ammazzare dentro il tuo libro preferito.
Loreads: …Rompiamo il ghiaccio con una domanda semplice.
Come è nata la vostra collaborazione?
Naia: (sorride imbarazzata) La nostra collaborazione è stata una sorta di matrimonio combinato, una di quelle unioni forzate che faticano a trovare un punto d’incontro.
Mark: Che immagine gratificante! Grazie, Naia. Sono stato assegnato alla sezione dell’agente Thulin solo temporaneamente. Il mio ruolo doveva essere marginale, un semplice agente di collegamento, prima di rientrare attivo all’Europol.
Loreads : Collaborerete ancora in futuro?
Naia: Sto ancora valutando se trasferirmi o meno alla National Cyber Crime Center, ma non escludo che si possa continuare a lavorare insieme ad altre indagini.
Mark: Sono sempre stato un vagabondo, l’Europol mi ha permesso di viaggiare in lungo e in largo per il mondo. Mi piacerebbe mettere radici.
Loreads: Per accordi presi precedentemente, non possiamo addentrarci nei meandri dell’indagine, che vi ha visto protagonisti. Ma provo a chiedervelo lo stesso: perché lasciare un omino di castagne sulle scene del crimine? Cosa rappresentano?
Naia: Gli omini di castagne vengono costruiti dai bambini nelle scuole, durante il periodo autunnale. È qualcosa di tipico in Danimarca.
Mark: Lasciarli sul luogo del delitto ha un significato ben preciso. L’assassino, oltre a lasciare la sua firma, lancia un messaggio.
Loreads: Che rapporti avete con la stampa? Quanto può essere deleteria la sua intromissione, nel corso di indagini tanto delicate?
Mark: Credo che sia sacrosanto il loro diritto d’informazione, ma spesso una fuga di notizie può compromettere l’esito di un’indagine.
Naia: “No comment” esprime perfettamente il mio pensiero (simpatia, portami via!)
Loreads: Secondo gli ultimi sondaggi, i Paesi scandinavi rappresentano l’eccellenza per la qualità della vita, il sistema scolastico e la ricerca di un lavoro. Ma a tutti questi vantaggi si contrappone un alto tasso di suicidi e di criminalità. Perché, secondo voi?
Naia: Siamo considerati i Paesi felici del Nord Europa, ma è anche vero che viviamo in quelli più freddi e la temperatura, la neve e il gelo, per lunghissimi periodi, possono far perdere la testa.
Mark: Siamo anche i consumatori più accaniti di antidepressivi. Non è una felicità reale, la nostra, ma indotta.
Loreads: Un’ultima domanda, prima di lasciarvi andare. Vi piacciono ancora le castagne?
(ridono entrambi, ma preferiscono non rispondere)
A me non rimane che ringraziare Naia Thulin e Mark Hess, per averci concesso il loro tempo prezioso. Vi ricordo che L’uomo delle castagne di Søren Sveistrup è uscito lo scorso 22 gennaio per Rizzoli Editore. E vi invito a seguire le altre tappe di questo meraviglioso Blog Tour.