Blog Tour – Le ragazze della libreria Bloomsbury di Natalie Jenner
Buongiorno smeraldi e buona tappa del Blog Tour dedicato a Le ragazze della libreria Bloomsbury di Natalie Jenner, romanzo storico pubblicato da Mondadori il 12 luglio. Il suo romanzo più famoso The Jane Austen society è stato pubblicato dalla Vintage editore e questo è in qualche modo un sequel di quello. Devo ammettere che non sono rimasta particolarmente colpita da questo libro, nonostante ne comprenda l’intento e sia certa si possa ritagliare una buona fetta di sostenitori, per me è stata una lettura poco stimolante.
11/07 La libreria Bloomsbury – I miei magici mondi
12/07 Le tre protagoniste – Bookspedia
13/07 Il sodalizio femminile – Il regno dei libri
14/07 Donne e lavoro: ieri e oggi – Esmeralda viaggi e libri
15/07 La recensione – Aria’s Wild
È il 1949 e Londra guarda con fiducia alla ripresa economica del dopoguerra. In Lamb’s Conduit Street, nel centro della città, la libreria Bloomsbury sembra ancorata saldamente al passato: gestita con piglio severo e conservatore dal direttore Herbert Dutton, è organizzata secondo cinquantuno regole inviolabili e una gestione tutta al maschile che non dà alcuno spazio alle tre straordinarie commesse che ci lavorano.
Vivien è rimasta sola dopo che il fidanzato è stato ucciso in guerra, e la sua vita è resa ancora più complicata dall’insopportabile spocchia di Alec McDonough, responsabile del reparto narrativa. Grazie al lavoro in libreria, Grace mantiene la famiglia, barcamenandosi tra l’esaurimento del marito, il senso del dovere e i suoi sogni irrealizzati. Evie è l’ultima arrivata: tra le prime donne a laurearsi a Cambridge, si è vista negare un ruolo accademico in favore di un collega – maschio – meno promettente di lei.
Tre donne brillanti e intraprendenti che hanno la strada continuamente sbarrata da uomini meno capaci e più arroganti di loro. Finché un improvviso malore del direttore e il ritrovamento di un prezioso libro non forniscono l’occasione per un radicale e fantasioso cambio della guardia.
Attraverso il microcosmo della libreria Bloomsbury, Natalie Jenner parla del magico potere delle donne e di come, oggi non meno di allora, faticano a farsi largo in ambienti ritagliati a misura d’uomo. E racconta gli atti rivoluzionari di cui è capace il sodalizio femminile, senza dimenticare mai il potere dei libri e della letteratura che, come un filo prezioso, tesse una rete indistruttibile di conforto e sicurezza.
Vivien, Grace e Evie sono le protagoniste, tre donne forti e determinate che sono costrette a lavorare in un luogo in cui sono gli uomini a decidere ogni cosa. Il direttore generale ha imposto 51 regole a cui non si può trasgredire, alcune regole non tengono conto del fattore umano, non permettendo nemmeno interazioni tra i dipendenti (in fondo al post ho raccolto tutte le regole trovate nel libro per farvi capire di cosa si tratta).
Gli uomini ricoprono i ruoli di potere, ma sono le donne il cuore pulsante della libreria Le due dipendenti del negozio erano donne molto in gamba in grado di trarre il massimo da quello che avevano, che non era molto. Provava una grandissima ammirazione per entrambe, e temeva che Mr Dutton non stesse facendo un buon servizio alla libreria affidando i ruoli di responsabilità solo agli uomini. Ma Lord Baskin era un proprietario che non amava le ingerenze: sebbene avesse a cuore l’attività, era consapevole del proprio posto nel mondo e rispettava l’autonomia degli altri. Il suo concetto di noblesse oblige era assoluto e incontrastato, e stava per affrontare la sua personale resa dei conti.
Le donne, mentre gli uomini erano chiamati a combattere, si sono rimboccate le maniche e hanno lavorato duramente, scoprendo di poter ricoprire ruoli diversi senza perdere nulla della loro capacità di essere mogli e madri. Senza le donne le produzioni si sarebbero fermate, senza la loro forza di volontà e la loro capacità di adattamento non ci sarebbe stata evoluzione. A quei tempi era difficile anche solo studiare, un’istruzione superiore o universitaria era riservata a poche elette e non era semplice farsi strada nel mondo del lavoro dove tutti i ruoli di rilievo erano ricoperti da uomini. E oggi? Ci sono impieghi in cui la presenza femminile è predominante, basti pensare alla scuola in cui almeno l’80% dei docenti è donna, ma quante di queste ricoprono ruoli di spicco? Quando una donna riveste una carica importante è vittima di battute sessiste, il suo operato viene scandagliato al microscopio, ogni scelta viene criticata. E tutto questo non accade quando è un uomo a ricoprire quella carica. Ci sono stati passi avanti, ma non sono sufficienti, non basta mettere una quota minima, occorre scegliere le persone in base alle proprie competenze, non in base al sesso con cui sono nati, non si devono escludere le donne solo perché forse in futuro vorranno diventare madri, oppure madri lo sono già e i figli si ammalano e potrebbero assentarsi per curarli.
Nel romanzo vengono citati alcuni libri sul femminismo, tra cui questo: Sui diritti della donna di Mary Wollstonecraft, poi riconosciuto come l’opera più influente in assoluto sui prodromi del femminismo, era finito fuori catalogo e svanito dalla memoria culturale per molti decenni, fino alla sua ristampa.
Intellettuale anticonformista dalla vita privata tempestosa, sostenitrice caparbia dei diritti delle donne e tenace nemica di ogni forma di iniquità, dispotismo e oppressione, Mary Wollstonecraft fu fortemente avversata dagli uomini e incompresa dalle donne della sua epoca. Ma se Horace Walpole la definì “una iena in sottoveste”, e se il reverendo Polwhele accolse la sua morte per parto come un “meritato castigo divino”, oggi, finalmente, viene considerata per quella che è: madre del femminismo e pensatrice geniale e ardita, in straordinario anticipo sui tempi.
Nota dell’autrice: Questo romanzo ha anche un enorme debito verso la creatività e l’immaginazione di due negozi a gestione femminile di Londra: The Second Shelf a Soho, specializzato in libri femminili rari e riscoperti, e Persephone Books (precedentemente in Lamb’s Conduit Street a Bloomsbury, poi trasferito a Bath), un editore indipendente che pubblica opere trascurate di donne della metà del Novecento.
Vi lascio le regole:
Regola N. 1 Il negozio al 40 di Lamb’s Conduit Street, Bloomsbury, si chiamerà in perpetuo Bloomsbury Books
Regola N. 2 Il cliente, senza eccezione alcuna, ha sempre ragione.
& Maps.
Regola N. 3 Qualunque condotta inappropriata dei dipendenti verso un cliente, o in senso generale, ne determinerà l’immediato licenziamento.
Regola N. 4 La lealtà del personale al negozio e alla dirigenza deve essere assoluta e granitica.
Regola N. 5 Non sarà tollerato alcun comportamento ribelle o insubordinato da parte dei dipendenti, in gruppo o singolarmente.
Regola N. 6 La reputazione storica del negozio come fornitore di libri di qualità deve essere difesa in ogni circostanza.
Regola N. 7 È severamente vietato minare la reputazione del negozio in qualunque occasione, pubblica o privata.
Regola N. 8 Il personale deve mostrarsi sempre cortese, disponibile e solerte.
Regola N. 9 Qualunque interruzione dei pensieri di un cliente rischia di interrompere una vendita.
Regola N. 10 I dipendenti dovranno tenere un comportamento consono al loro ruolo, dentro e fuori dal negozio.
Regola N. 11 Il personale deve cogliere ogni occasione per pubblicizzare il lavoro della libreria Bloomsbury.
Regola N. 12 In caso di emergenza bisogna seguire scrupolosamente le procedure di primo soccorso.
Regola N. 13 Il personale deve rispettare rigorosamente l’orario di entrata.
Regola N. 14 L’orario di uscita del personale è soggetto alle necessità e agli sviluppi della giornata.
Regola N. 15 Il personale dovrà riposare nel Giorno del Signore e in tutte le festività nazionali secondo il Bank Holidays Act del 1871.
Regola N. 16 Al personale amministrativo saranno concessi sabati liberi per trascorrere del tempo in famiglia.
Regola N. 17 Il tè dev’essere servito categoricamente quattro volte al giorno.
Regola N. 18 È severamente proibito bere alcolici o liquori nei locali della libreria.
Regola N. 20 I nuovi dipendenti devono dedicarsi esclusivamente ad apprendere i loro ruoli e responsabilità.
Regola N. 21 Il personale deve chiedere il permesso per consultare altri reparti.
Regola N. 22 I dipendenti devono rimanere sempre alle rispettive postazioni, tranne nei casi indicati.
Regola N. 23 Il personale deve dedicare il proprio tempo agli affari e ai profitti del negozio.
Regola N. 24 I dipendenti non devono usare a proprio vantaggio ciò che apprendono al lavoro.
Regola N. 25 Al personale è proibito svolgere attività in concorrenza con gli affari del negozio.
Regola N. 26 Non sono consentite visite personali nei locali del negozio.
Regola N. 27 È severamente vietato fraternizzare con i clienti fuori dal negozio.
Regola N. 28 I rapporti tra dipendenti devono rimanere sempre strettamente professionali.
Regola N. 29 Le vite personali dei dipendenti devono rimanere private e confidenziali.
Regola N. 30 Bisogna sempre rivolgersi ai dipendenti usando la loro qualifica ufficiale.
Regola N. 31 I dipendenti devono sempre relazionarsi tra loro in maniera cortese.
Regola N. 32 Il personale non deve permettere che l’amicizia interferisca con il lavoro.
Regola N. 33 I dipendenti non devono occuparsi dei beni personali dei colleghi.
Regola N. 34 Il personale non deve confondere dovere e piacere.
Regola N. 35 Ogni caporeparto sceglie i libri da ordinare.
Regola N. 36 Il personale dovrà consigliare libri che rispondano agli interessi del cliente.
Regola N. 37 Qualunque errore di inventario o prezzatura deve essere prontamente riferito.
Regola N. 38 Il Direttore Generale avrà accesso esclusivo ai verbali delle assemblee del negozio.
Regola N. 39 L’organizzazione di eventi è soggetta all’autorità e alla discrezione esclusive dei capireparto.
Regola N. 40 Gli eventi in negozio dovranno essere condotti con il massimo decoro da dipendenti, partecipanti e oratori.
Regola N. 41 Tutti gli eventi della libreria devono tenersi dopo l’orario di chiusura.
Regola N. 42 Tutti gli eventi del negozio dovranno iniziare alle 20 in punto.
Regola N. 44 L’assunzione, la promozione e il licenziamento del personale dipendono dall’autorità e dal giudizio esclusivi del direttore generale.
Regola N. 51 I dipendenti devono comunicare l’intenzione di dimettersi con due settimane di preavviso.