Blog Tour – La rinnegata di Valeria Usala

Trama Senza un uomo accanto, una donna non è nulla. Teresa ha sempre sentito l’eco di questa frase, come il vento durante la tempesta, ma non ci ha mai creduto. Lei che è quiete e fuoco, rabbia e tenerezza, lotta contro il pregiudizio da quando è nata. Rimasta orfana, non ha avuto nessuno a proteggerla dalla propria intelligenza, oltre che dalla propria bellezza. Un intero paese la rinnega, impaurito di fronte alla sua indipendenza, alle sue parole e alle sue azioni. Perché in fondo sono solo queste a renderla diversa dalle altre donne. Neanche aver creato una famiglia con l’uomo che ama ha messo a tacere le malelingue e i pettegolezzi. Nessuno crede che la sua fortuna, derivante da un emporio e una taverna che ha costruito e gestisce con le sue forze, sia frutto di fatica e tenacia. Ma le voci sono sempre rimaste solo voci, anche quando a rispondere a tono è Maria, la bruja del villaggio, che vaga per le strade senza una meta precisa. Quando tutto cambia, Teresa deve difendere ciò che ha conquistato e dimostrare che può farcela da sola. Che non rinunciare a sé stessa significa essere libera. Vuole dare a quel vento, pieno di parole feroci, un afflato nuovo; ma il pregiudizio è forte e saldo, come una radice ancorata alla terra. Valeria Usala ha scelto di dare voce a una donna dimenticata, una donna che ha deciso di resistere contro tutto e tutti. Una giovane autrice rompe il silenzio che avvolge una storia che ha molto da raccontare. Una storia in cui la Sardegna è protagonista attraverso la sua natura, le sue leggende e le sue contraddizioni. Una storia di coraggio e rinuncia. Una storia di amore e potere. Una storia di rinascita e di speranza.

La rinnegata di Valeria Usala, un libro di narrativa contemporanea pubblicato da Garzanti Editore il 26 aprile scorso.

Blog Tour – Maria la Bruja

Siete dei nostri se anche voi da piccoli avete avuto una nonna che raccontava storie tramandate dal passato o se, come me, amate Fiabe Italiane di Calvino. E converrete certamente nel dire che il racconto, nella tradizione contadina, ha rappresentato da sempre la forma più evoluta di comunicazione. La metafora, l’insegnamento, l’ammonimento, il rispetto, la morale, trovavano sempre la loro giusta collocazione in storie che si imprimevano profondamente nella sensibilità dell’uditorio.

Tutto ciò è stato assorbito da noi bambini allo stesso modo e Valeria Usala con La rinnegata ha osato coraggio dando voce ad una di queste storie della sua terra d’origine tramandate nei secoli.

Siamo in Sardegna, Lolai è un luogo che non assomiglia a nessun altro e la vicenda raccontata è in realtà rivissuta in forme diverse ancora oggi, un po’ ovunque.

Il passato torna sempre anche se è materialmente scomparso, è una traccia dentro di noi che riemerge quando meno ce lo aspettiamo. Il futuro ci attende e possiamo essere noi a plasmarlo dandogli la forma che preferiamo. Tutto sta nel trovare il modo di salvaguardare quell’esile traccia e trasformarla in una speranza di avvenire, ricordando che spesso chi ci ha preceduto ha vissuto le stesse difficoltà e ha provato gli stessi sentimenti che ora travolgono noi.

Grazie al BLOG TOUR organizzato per l’uscita del libro, oggi punteremo l’attenzione sul personaggio di Maria la Bruja, che prende il nome dall’epoca delle colonizzazioni spagnole. Fin dalle origini la bruja è bella e strega, tanto istintiva e selvaggia da essere avvicinata ad una donna di malaffare o di facili costumi. Può certamente divenire moglie e madre ma manterrà sempre il suo aspetto notturno pregno di magia e istintualità.

Ed in questa storia che è un vero e proprio concentrato di femminilità, di resistenza e resilienza, di dolore, rinuncia e perdita, Maria è colei che dà il via a tutto. Tanto ingenua quanto sognatrice, rimane incastrata nella peggiore delle situazioni finendo per disilludersi totalmente della vita. E’ lei la prima vera rinnegata, dall’amore, dalla famiglia e perfino dall’intero paese. Quella che vive è una vera tragedia che saprebbe spezzare il cuore più duro ma non Maria. Lasciandosi guidare prima dall’istinto -che la porta lontano da Lolai- e poi dal cuore -che invece la riporta a casa-, nella tragicità della sua situazione, riesce comunque a rialzarsi in piedi trovando uno scopo ultimo alla sua voglia di riscatto: la protezione seppur da lontano di ciò che di più importante ha al mondo.

Eppure non tutti capiscono le sue ragioni e, sebbene non debba dimostrare niente a nessuno, è condannata a combattere contro l’onnipresente chiacchiera di paese.

La comunità giudicante detiene il potere esercitato attraverso parole e sguardi che pesano come macigni e Maria, decisa a non immischiarsi con coloro che hanno già emesso una sentenza su di lei molto tempo prima, diventa un’eremita che custodisce il proprio segreto.

E proprio perché considerata diversa le viene affibbiato il soprannome bruja.

Sola ed isolata da tutti, Maria coltiva la sua rabbia derivante da quell’unico desiderio di giustizia, perché colpevole solo di aver sognato amore, libertà e affrancamento sociale.

Ma la storia di Maria si intreccia a doppio filo con quella di Teresa, la vera protagonista di questo libro. Due donne molto simili, forti e testarde, eppure molto diverse nell’approccio alla vita. Entrambe non si sono mai sentite veramente parte della comunità nella quale loro malgrado vivono e, nonostante siano cresciute entrambe troppo in fretta, hanno dimostrato di saper combattere strenuamente. Eppure questo loro essere distanti ma complementari le avvicina sempre di più, in un susseguirsi di sofferenze che culmineranno con il dolore di ritrovarsi nel momento dell’addio.

Una storia di donne tramandata da donne, una maniera di raccontare che appartiene esclusivamente alla cultura sarda terra madre di trame millenarie. Custode di segreti inenarrabili.

E senza tradire la memoria di questa storia ma nemmeno chi si è esposto per raccontarla, con La rinnegata Valeria Usala ci dà la possibilità di riflettere su temi importanti che non andrebbero mai dimenticati. L’omertà, che ancora oggi rimane una consuetudine culturale, alimenta il pregiudizio che può spezzare la dignità altrui. E ieri come oggi, noi donne siamo vittime di queste trappole psicologiche riconosciute come autosabotaggio, incoraggiate da secoli di ideologie patriarcali che implicano disuguaglianza e pregiudizio su noi stesse, ostacolandoci nel raggiungimento dei nostri obiettivi a lungo termine.

Valeria Usala esordisce in maniera eccelsa nella letteratura italiana attraverso le sue parole potenti, attinte anche dal passato, ma affilate come lame e perfettamente contestualizzate. La rinnegata, una storia di grandissimo coraggio e rinuncia, non può mancare tra le vostre letture perché riporta la mente ad un insegnamento fondamentale che troppo spesso ci siamo dimenticati, quello della memoria.

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