Blog Tour – La meraviglia di un gesto gentile di Jane Riley

Trama Oliver Clock ha trentanove anni e una vita che più prevedibile non si può: lavora per le pompe funebri di famiglia, ha un cassetto con le calze in ordine di colore e il frigorifero pieno di piatti pronti. Eppure, dietro un’apparenza di goffaggine e timidezza, nasconde un’anima da sognatore ottimista. Ogni sera, su un taccuino giallo, appunta le idee per una vita migliore e più frizzante: a metà mattina concedersi una seconda colazione, trovare il tempo per andare al cinema, viaggiare e scoprire luoghi sconosciuti. Il fatto è che queste idee restano solo vacue intenzioni. Perché Oliver non trova mai il coraggio di trasformarle in azioni concrete. Finché nella sua quotidianità compare Edie, che è la sua perfetta antitesi: vitale, eccentrica, euforica, intrepida, originale. Quando decide una cosa, la fa, convinta che non abbia senso rimandare. E poi ha un lavoro stravagante ma geniale: produce candele in cui racchiude il profumo delle persone per sentirle sempre vicine. Bastano un sentore di coccole o le note calde della dolcezza per rivivere momenti indimenticabili con chi si ama. E per convincere Oliver a entrare in affari con Edie. Ma, giorno dopo giorno, quella che inizia come una semplice collaborazione diventa qualcosa di totalmente diverso. Un’amicizia tra cultori della vita e una fonte di ispirazione per Oliver che proverà, forse per la prima volta, a mollare gli ormeggi e a lasciarsi trasportare dalla corrente del destino. Perché imparare a vivere significa anche accettare che non sempre ciò che accade ha una ragione precisa e che l’amore è uno splendido caos.

La meraviglia di un gesto gentile di Jane Riley, romanzo di narrativa contemporanea pubblicato da Garzanti Editore il 20 maggio appena trascorso.

Blog Tour: FOCUS SU EDIE

La meraviglia di un gesto gentile è l’esordio dell’australiana Jane Riley nel panorama letterario. E che esordio ragazzi! Grazie a questo blog tour ho avuto la possibilità di leggerlo in anteprima e devo dire che mi ha davvero sorpresa. Si perché questa è una lettura semplice solo in apparenza poiché tratta temi importanti in maniera delicata ma incisiva. Qui non c’è una vera e propria storia d’amore da batticuore, non fatevi ingannare dalla trama, ma il gentile Oliver è il vero protagonista, facile da amare nonostante i suoi modi bizzarri e i suoi difetti molto umani. Credo che tutti almeno una volta nella vita ci siamo trovati nelle stesse condizioni attraversando un periodo difficile ed ecco perché è così facile immedesimarsi in lui.  Allo stesso tempo è altresì incoraggiante vederlo capire i propri limiti e riuscire a superare sé stesso uscendo dalla sua zona di comfort.

E se la vita è il satellite che gira attorno a ciò che noi decretiamo come importante, non esiste un giusto o uno sbagliato. Ciò che viene inteso come giusto è dato dalla scelta della società, cioè della maggioranza, ma è chiaro che non la pensiamo tutti allo stesso modo e quindi siamo liberi di scegliere di vivere la vita come vogliamo pur nel rispetto altrui.

Sicuramente non esiste un modo solo di amare. Ad esempio l’amore per ciò che si è, per ciò che si fa e la realizzazione di sé e dell’amore sono tutte tappe che una volta raggiunte ci permettono di vivere in serenità. Più facile a dirsi che a farsi, direte voi, ed Oliver nella stessa maniera ci trasmette tutta la sua inquietudine personale: alla soglia dei 40 anni si rende conto di quanto ha vissuto schiavo delle proprie emozioni.

Aprire il cuore equivale a scoperchiare il vaso di Pandora, un salto nel buio verso quei cambiamenti che ha sempre sognato e mai realizzato. E quando gli eventi sembrano mettergli i bastoni tra le ruote in maniera definitiva, arriva Edie a portare letteralmente la luce nell’oscurità.

Si perché Edie fabbrica candele per passione e si presenta ad Oliver con una sua creazione che aiuta a ricreare il profumo dei cari estinti. Ok, potrebbe sembrarvi alquanto macabro ed è proprio per questo che nessuno crede nel suo progetto, ma Edie, nonostante lavori stabilmente nel mondo farmaceutico che non la soddisfa per la mancanza di creatività, ha un grande sogno: trasformare questa passione in un lavoro che doni felicità alle persone.

Il profumo è una cosa molto potente ed è chiaro che il senso dell’olfatto anima la nostra esistenza donandole un livello in più. Spesso ce ne dimentichiamo, ma nei recessi della memoria abbiamo dei momenti precisi legati ad una fragranza particolare che nel corso del tempo fa assumere diverse sfumature alla nostra vita. Ecco, Edie punta proprio su questo: attraverso una serie di profumazioni legate alle persone, è in grado di creare una candela che dà la sensazione di ricordare con affetto chi non ci è più vicino.

Il discorso non fa una piega vero? E ora ditemi se non la comprereste pure voi!

Di sicuro io, come Oliver, le avrei dato carta bianca.

Eppure anche la stravagante Edie nasconde un bagaglio di difficoltà da affrontare. Nonostante sia consapevole delle sue manie, non sono sempre bene accette e spesso i partner cercano di cambiarla, imprigionandola in relazioni tossiche. Edie soffre, ma non per questo si crogiola nel dolore della perdita; piuttosto continua la ricerca di un’anima affine che la rispetti per ciò che è. Inoltre il padre gravemente malato è il motivo per cui ha dato inizio alla creazione di candele, sebbene non sia ancora riuscita a ricrearne una per il suo ricordo.

Edie è forte e risoluta ma sa ascoltare e non giudica. Vede Oliver per ciò che è, anche attraverso tutte le sovrastrutture che si è creato in anni di repressione, e con lui riesce a toccare i tasti giusti per farlo sentire sempre a proprio agio. E Oliver, che dal canto suo si sente affine alle sofferenze di Edie, prende una decisione impulsiva dandole fiducia. La bravura della ragazza però si rivela eccezionale, tanto che le candele diventano un successo vissuto attraverso le emozioni suscitate direttamente negli acquirenti.

Perché queste candele portano luce, non oscurità. Donano gioia e non tristezza.

E grazie a questa comunione di intenti Edie riesce a fare breccia perfino nei cuori più duri -pur facendo valere le sue ragioni- incarnando esattamente lo spirito della famiglia Clock: aiutare le persone in lutto incoraggiandole a trovare una fonte di gioia per ricordare i propri cari, dando conforto, consolazione e felicità.

La meraviglia di un gesto gentile è un libro che lascia il segno e richiede una certa maturità, in quanto esperienze di vita, per apprezzarlo appieno. Può risultare banale, inverosimile, addirittura irritante ai lettori nati con una forte fiducia in se stessi, che potrebbero trovare difficoltà nell’entrare in empatia con Oliver Clock e il suo sforzo determinato di vivere al di fuori delle sue insicurezze spesso paralizzanti.

Personalmente l’ho trovato un personaggio coraggioso ed ho continuato a tifare per lui ed Edie fino alla fine. Finale che per altro suggerisce la possibilità di un seguito, ma anche se ciò non accadesse, mi ha soddisfatta come finalmente Oliver riesca a compiere il balzo decisivo per guardare ad occhi aperti il proprio futuro, anche -e soprattutto- attraverso la comprensione e l’appoggio di Edie. Decisamente una conclusione piena di speranza che in questo periodo terribile ci aiuta a ricordare che al mondo esistono anche persone di buon cuore: basta essere pronti ad accoglierle quando arrivano.

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