Blog Tour – Il negoziatore di Sam P. Miller

Trama Il tenente Shayne Foster è un sopravvissuto.
Un uomo che ha fatto del dolore un compagno di vita e dei suoi demoni uno scudo. Occhi scuri, sguardo cupo e un cuore blindato.
Johanna O’Reilly è una tentazione pericolosa. Una presenza ingombrante, eppure impossibile da ignorare.
Due mondi complessi, diversi, in conflitto, ma destinati a incontrarsi.
Dimenticare il passato sembra impensabile, ricominciare daccapo impossibile, ma se la vita decide di darti una seconda possibilità, anche il dolore più forte può scemare e i ricordi più dolorosi sbiadire.
Un cuore, anche se indurito, può essere aggiustato.

“Era riuscita, con una tenacia indescrivibile, a farsi strada tra decine di lucchetti e serrature. Aveva affrontato trincee e sbarramenti degni di una fortezza d’altri tempi pur di raggiungermi.
Lo aveva fatto a passi così piccoli da sembrare inesistenti, eppure la distanza che aveva coperto era considerevole…
Lei mi era arrivata al cuore”.

Blog Tour – Il negoziatore di Sam P. Miller nuovo Contemporary Romance autopubblicato il 21 giugno 2019.

Il mio primo approccio con la penna della Miller è avvenuto con la dilogia Se ti amassi ancora, due libri che ho amato follemente e chi mi segue lo sa bene. Quando Sam mi ha proposto di recensire il suo nuovo romanzo non stavo più nella pelle, ero smaniosa di iniziarlo. Sapevo fosse qualcosa di totalmente diverso dalle sue opere precedenti, una trama che dice tutto e niente, che solletica tantissimo la curiosità ma allo stesso tempo non sai cosa aspettarti.

Bene, adesso, a lettura ultimata, ne avrei di cose da dire e di pensieri da condividere, ma forse è meglio partire dal principio…

Da un anno e mezzo a quella parte, ero stato un reietto, mi ero barricato dietro a una cortina impenetrabile ispessita del mio stesso dolore. Se c’era una cosa che avevo imparato era che sopravvivere, alle volte, non è abbastanza. Sopravvivere ti soffoca, ti schiaccia sotto il gravame di una colpa che nessuno ti attribuirà mai sul serio, ma tu sai che c’è. Lo sai, e questo basta a spezzarti.

L’ex tenente di polizia Shayne Foster è solo l’involucro dell’uomo che era fino ad un anno e mezzo fa, un corpo che si trascina giorno dopo giorno senza obiettivo alcuno se non quello di tirare avanti come può.

Dopo una tragedia familiare che l’ha annientato, l’uomo perde il lavoro e si rifugia in un piccolo villaggio sperduto nel Vermont, col solo scopo di sopravvivere – se proprio deve farlo – e di essere lasciato in pace da tutti. Shayne è scontroso, burbero, arrogante, ferito, distrutto, solo.

Mi ero illuso che, conducendo una vita all’insegna della fatica e dell’isolamento, sarei riuscito ad andare avanti in qualche modo; non a stare bene, quello non avrei mai osato sperarlo, ma almeno sopravvivere. Ca**ate! Un uomo morto è morto, e un uomo senza futuro non può far altro che agonizzare nel proprio passato. 

Guai a chi osa minare questo suo equilibrio, dove la solitudine padroneggia incontrastata!
Peccato che tanto più Shayne desideri restare solo, quanto più si trovi tra i piedi una minuscola scheggia esuberante di otto anni, dai profondi occhi grigi e dai lunghi capelli rossi, che non lo lascia in pace nemmeno un istante. A niente valgono le ritrosie dell’uomo, Charlie – questo il nome della sua piccola vicina di casa – ha deciso che Shayne le sta simpatico e vuole a tutti i costi essergli amica. Come fare a sottrarsi? Neanche un animo indurito come il suo, può dire no ad una creatura così indifesa.

C’era una tale tenerezza nel modo in cui quell’uomo interagiva con lei che mi si strinse lo stomaco. A un occhio meno attento o allenato, i suoi modi potevano sembrare quelli di un vecchio orso scontroso, ma non era affatto così. Mia figlia era riuscita, in qualche maniera, a far breccia nella sua scorza ruvida. 

Charlie ha colpito il nostro orso scontroso, ma non è l’unica figura femminile che ha fatto breccia dentro la sua corazza.
Johanna O’Reilly è la versione adulta di quel piccolo scricciolo che scorrazza nella tenuta dei Foster, nonché madre di Charlie, profondi occhi verdi e i capelli dello stesso colore vermiglio della figlia.

Sin dal primo momento, giochi di sguardi e occhiate furtive sono state le protagoniste dell’attrazione nata tra i due ragazzi.
Ma, se da un lato Jo è disposta a cedere e ad aprirsi a qualsiasi cosa possa nascere tra i due, Shayne non è assolutamente dello stesso avviso anzi, scappa e rifugge da qualsiasi relazione.

Che ca**o stavo facendo? Io non dovevo avvicinarmi a loro. Non dovevo avvicinarmi a nessuno. Io ero destinato a marcire nella mia miserabile vita per il resto dei miei giorni e lo avrei fatto. Da solo. 

Come andrà a finire resta a voi scoprirlo, io aggiungo soltanto che avrete tanto da scoprire e saranno molti i colpi di scena a cui assisterete.
Il negoziatore è un romanzo che mi ha spiazzato, mi ha fatto a pezzi, mi ha procurato diverse ferite e molte cicatrici, per poi rimettere tutto a posto, ma lasciandone senz’altro vivo il ricordo.

La capacità di Sam P. Miller di emozionare è unica, come quella di farmi commuovere e di spezzarmi il cuore in più punti.
Questo libro vi lascerà un retrogusto dolce/amaro.
Dolce perché assisterete alla rinascita di una persona che si era arresa alla vita, che non è stata clemente con lui; dolce perché farete la conoscenza di una coppia affiatatissima: una ragazzina tenera e speciale e una madre che farebbe di tutto per la felicità della propria bambina.
Amaro perché tutto quello che i nostri due protagonisti hanno dovuto affrontare è qualcosa che vi farà male, vi farà soffrire, vi farà pensare e apprezzerete tutto in modo diverso, perché quando si dà tutto per scontato, ci si dimentica che sono le piccole cose che rendono indimenticabile ogni istante vissuto.

Non ci si prepara mai abbastanza a perdere qualcuno che amiamo e se quel qualcuno ti viene strappato via, all’improvviso, è impossibile non rimanere congelati. 

Narrato a Pov alternati, la Miller è riuscita a toccare punti sensibili del mio animo. Questo romanzo ha tutte le carte in regola per essere catalogato tra i memorabili, con due protagonisti che hanno conosciuto il dolore più profondo, ma che hanno anche scoperto che la medicina che cura tutto resta pur sempre l’Amore. Impossibile sfuggirgli, troverà sempre il modo per colpire!

Era uno strano mosaico il nostro: un uomo distrutto dal suo passato, una donna disillusa dalla vita e una bambina che si affacciava al futuro con occhi pieni di sognante aspettativa. Eravamo tasselli talmente disuguali che solo uno strano destino avrebbe potuto agglomerare con simile risultato. Noi tre, insieme, avevamo dell’incredibile. 

Ti adoro Sam, e questo Smeraldo te lo sei proprio meritato! <3

Alla prossima,
Simona

smeraldo

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