Blog Tour – Completamente di Mariadora Vizza
Trama «Hai mai pensato che, semplicemente, i vostri corpi hanno trovato un modo per esprimere l’affinità delle vostre anime?»
Greta, diciotto anni e una sola passione: la danza. Timida e un po’ insicura, ma anche terribilmente caparbia e altruista, vive nel suo mondo ovattato, dove le emozioni forti si provano solo sulle punte.
Davide ha un solo obiettivo: portare in scena una coreografia da brividi, ma il sogno sembra destinato a rimanere tale. Almeno fino a che Greta non irrompe nella sua vita come un fulmine a ciel sereno. L’amore per la danza e l’intesa divampano come il fuoco, come se i loro corpi si conoscessero da sempre. Ma è davvero solo affinità artistica?
Tra passi di danza classica e moderna, pas de vals e un po’ di tango, Greta e Davide iniziano a scoprirsi, a mettere a nudo le proprie anime e a ribaltare le proprie convinzioni. Un’avventura piena di passione, dove i battiti del cuore si confondono con il ritmo della musica.
Completamente di Mariadora Vizzi, sport romance pubblicato da Dri Editore il 27 gennaio scorso.
“Lo sport come puro antidepressivo. Curarsi dalle insicurezze semplicemente condividendo le stesse passioni.”
Lo sport, in questo caso il ballo, se dal punto di vista fisico va ad aumentare il benessere del nostro corpo, dal lato psicologico potenzia le capacità di socializzazione con gli altri, facilitando il rapportarsi in modo più naturale con gli individui dell’altro sesso. Questo processo specifico, rimanda all’esperienza particolare di sentire il proprio corpo muoversi ad un ritmo musicale preciso e in totale sintonia con il corpo di un’altra persona.
Non è forse magnifico? Io non potrei assolutamente vivere in un mondo senza danza e senza musica -ma nemmeno senza lo sport in generale-. Un po’ come per i ballerini Greta Lombardo e Davide Gentile, protagonisti del romanzo d’esordio di Mariadora Vizzi, Completamente. Inutile dirvi che questa lettura mi ha totalmente catturata, di primo acchito per la sua trama originale, diciamocelo, solitamente non si parla spesso di danza negli sport romance, e per la sua stupenda cover che si rivelerà essere simbolica in un punto preciso del racconto. Mentre la storia scorreva sotto i miei occhi, mi sono ritrovata a fare le ore piccole per sapere esattamente cosa sarebbe successo a tutti i protagonisti. Certo perché questo, non è solo un romanzo d’amore, ma di amicizia, di sogni e progetti futuri, di rivalità ma anche di fiducia, di insicurezze e prove da superare, di esami scolastici e sportivi, di telefonate infinite e concerti, di spettacoli e primi baci dolci e appassionati, di perdite e di mancanza.
Come un passo di danza, leggiadro ma ben studiato, Mariadora ci propone un romanzo di formazione che comprende sia il passaggio di Greta e Davide dall’adolescenza all’età adulta, da considerarsi come veri protagonisti dell’intera coreografia, sia lo sviluppo dei personaggi secondari che ammantati del rinforzo positivo, spiccano finalmente il volo.
Tra saggi, prove, fatica e sudore, balli sensuali e movimentati, i due protagonisti si troveranno ad affrontare la vita quotidiana divisa tra scuola e accademia. E come una storia nella storia, svariati personaggi secondari attraversano il palcoscenico per lasciare il segno, come elementi indispensabili per la riuscita dell’intera opera.
Ve l’ho già detto che mi è piaciuto questo libro? Santo cielo, è stato come fare un tuffo nel passato quando, da piccola, ho indossato le mie prime punte ed il tutu fuxia con le stelline nere. Ed è stato amore a prima vista – con la danza, non solo con l’outfit. Anche io come Greta ero una bambina e poi ragazzina, molto introversa e impacciata, di quelle sempre con lo sguardo basso e la voglia di mimetizzarsi con la tappezzeria. La danza però mi ha salvata, e non l’ho più lasciata, perché solcare il palcoscenico per potermi esprimere liberamente, ha rafforzato la mia autostima, aiutandomi a superare tutti i miei limiti di timidezza.
Certo, Greta spicca il volo come una leggiadra farfalla e proprio il suo innato contrasto tra riservatezza, sicurezza e coraggio sono il suo punto forte, riuscendo a far comprendere quanto a volte non serva puntare alla mera esteriorità per essere la migliore, piuttosto è sufficiente emanare una luce interiore talmente potente da ipnotizzare.
Stesso risultato ma processo inverso per Davide che, già bellissimo quanto borioso, arrogante e superficiale, attraverso la danza e la passione infusa in essa da Greta, dimostrerà quanto anche un ragazzo possa cambiare riuscendo finalmente ad esprimere tutta la sua sensibilità e maturità.
E grazie al loro carisma, vengono scelti per seguire un gruppo di ragazzi problematici che come progetto per l’accademia, dovranno portare una coreografia al saggio di fine anno. L’effetto catartico della danza avrà effetti positivi su tutti loro, aiutando perfino la piccola Caterina a togliersi di dosso un bagaglio davvero terribile.
Molti vivono lo sport come la tappa obbligatoria post bagordi, salvo abbandonare tutto giusto prima della prova costume. Invece vi do una grandiosa notizia: lo sport, senza nessuna distinzione di genere, è uno stile di vita! Ed in questo caso, il ballo e la musica, sono un vero e proprio modo di esistere. Certo può essere una fuga dalla realtà, un modo per sognare, e la musica che ci accompagna sempre, viene associata a tutti i momenti belli della vita, aiutandoci a ricordare il passato, vivere il presente e sognare il futuro.
Ma la cosa più bella è sicuramente cercare di assecondare la musica stessa con il corpo. E anche se non ne siamo consapevoli sul momento, l’attività fisica, agisce come antidepressivo, rafforzando l’autostima e annullando gli effetti dello stress dal nostro corpo. Personalmente posso dirvi che fare sport in maniera continuativa e fin da bambini, è la miglior medicina, se fatto in gruppo ancora meglio! Certo, costa fatica, sudore e moltissimo impegno ma prefiggersi dei traguardi, imparare a rialzarsi e soprattutto collaborare con gli altri, sono i principi che guidano la vita stessa. E per essere positivo, l’allenamento assieme ad altri, non deve essere indirizzato verso l’avversario o la vittoria, ma verso se stessi, verso il proprio corpo, quindi praticato per il proprio benessere.
In questo modo si evitano possibili effetti psicopatologici, come la sindrome pre-agonistica e la sindrome post-agonistica, oltre ad evitare la voglia di prevaricare gli altri. Quindi, come dicono anche gli psicologi, un grande sì agli sport di massa perché indirizzati a non superare l’avversario. Ricordiamo però che anche l’agonismo, se l’atleta si prefigge il superamento di se stesso, fa bene alla mente. In questo modo risalta la motivazione di guardare sempre avanti, esplorando i propri limiti finalizzando lo sforzo e la concentrazione.
Non trovate anche voi che in quest’epoca priva di valori autentici in cui si vedono giovani quasi totalmente demotivati, porsi dei limiti agonistici sportivi significa uscire fuori da questa pigrizia esistenziale e vivere la vita intensamente ed in buona salute? Sicuramente la fisiologica stimolazione al buon umore, determinata dall’attività fisica, è l’approccio ideale nel contribuire a migliorare la qualità della vita.
Questo ci insegnano Greta e Davide, che trasformando il loro sodalizio lavorativo in una solida amicizia, e uniti dalla testardaggine e dall’ardore per la danza, raggiungeranno risultati insperati con il gruppo di ragazzi da loro guidati. Grazie alla danza che permette di esternare qualsiasi tipo di sensazione che esce dal profondo, e concentrando il pensiero nella disciplina, ognuno riuscirà a mettere in gioco le proprie capacità mettendo in circolo un’energia positiva che influenzerà incitando tutti a sentirsi parte di una stessa squadra. E così, tutti insieme sentiranno anche il desiderio di aiutarsi gli uni con gli altri per realizzare un unico obbiettivo comune.