Blog Tour – Come un respiro di Ferzan Ozpetek
Trama
È una domenica mattina di fine giugno e Sergio e Giovanna, come d’abitudine, hanno invitato a pranzo nel loro appartamento al Testaccio due coppie di cari amici. Stanno facendo gli ultimi preparativi in attesa degli ospiti quando una sconosciuta si presenta alla loro porta. Molti anni prima ha vissuto in quella casa e vorrebbe rivederla un’ultima volta, si giustifica. Il suo sguardo sembra smarrito, come se cercasse qualcuno. O qualcosa. Si chiama Elsa Corti, viene da lontano e nella borsa che ha con sé un fascio di vecchie lettere che nessuno ha mai letto. E che, fra aneddoti di una vita avventurosa e confidenze piene di nostalgia, custodiscono un terribile segreto.
Riaffiora così un passato inconfessabile, capace di incrinare anche l’esistenza apparentemente tranquilla e quasi monotona di Sergio e Giovanna e dei loro amici, segnandoli per sempre.
Ferzan Ozpetek, al suo terzo libro, dà vita a un intenso thriller dei sentimenti, che intreccia antiche e nuove verità trasportando il lettore dall’oggi alla fine degli anni Sessanta, da Roma a Istanbul, in un emozionante susseguirsi di colpi di scena, avanti e indietro nel tempo. Chi è davvero Elsa Corti? Come mai tanti anni prima ha lasciato l’Italia quasi fuggendo, allontanandosi per sempre dalla sorella Adele, cui era così legata?
Pagina dopo pagina, passioni che parevano sopite una volta evocate riprendono a divampare, costringendo ciascuno a fare i conti con i propri sentimenti, i dubbi, le bugie. Il presente si mescola al passato per narrare la potenza della vita stessa, che obbliga a scelte da cui non si torna più indietro. Ma anche per celebrare – come solo Ozpetek sa fare – una Istanbul magica, sensuale e tollerante, con i suoi antichi hamam, i palazzi ottomani che si specchiano nel Bosforo, i vecchi quartieri oggi scomparsi.
Blog Tour – Come un respiro di Ferzan Ozpetek – thriller dei sentimenti, pubblicato da Libri Mondadori lo scorso 12 maggio
Buongiorno e benvenuti al Blog Tour dedicato all’ ultimo libro di Ferzan Ozpetek. Oggi per omaggiare le origini dell’autore/regista, vi porto in Turchia ad assaggiare qualche piatto tipico della tradizione. Siete pronti per questo tour gastronomico? Allacciamo le cinture e andiamo.
Un mix di tradizioni, costumi, culture, colori e credenze religiose. È questa la gastronomia tipica della cucina turca, che si esprime attraverso piatti dai sapori forti e speziati, capaci non solo di nutrire ma di soddisfare i palati, anche i più esigenti.
In Turchia il cibo è considerato l’elemento indispensabile di un rituale di comunione e aggregazione. Riunirsi e gustarlo è un’importante occasione per sottolineare tutti i valori e i simboli della propria tradizione. Mangiare e bere in compagnia di altre persone significa celebrare la vita con tutti i suoi misteri. Pur non essendo un Paese arabo, la Turchia è fortemente legata alla cultura islamica, e per questo ha avuto un ruolo decisivo nell’evoluzione della cultura mediorientale, anche in quella culinaria.
Gli antichi abitanti dell’Anatolia hanno inventato la cottura allo spiedo, mentre la corte ottomana ha adottato e poi diffuso le foglie di vite ripiene e la pasta fillo. Sempre agli Ottomani va attribuito il merito della diffusione del kebab, tipici spiedini di carne, dei dessert a base di sfoglie di pasta fillo imburrate e farcite con frutta secca, spezie e aromi. Conoscere la cucina turca è un modo per accostarsi alla loro cultura e spezzare le barriere che, a volte, bloccano qualunque tentativo di conoscenza reciproca.
Dolma, borek, lokma, chorba e baklava sono sostantivi di un nuovo vocabolario della cucina, che ognuno può consultare.
In breve, la cucina turca altro non è che la fusione delle cucine dell’Asia Centrale, del Medio Oriente, del Mediterraneo e dei Balcani.
Gli ingredienti più utilizzati sono le verdure: pomodori, peperoni, melanzane, cipolle, ma anche la carne e legumi quali fagioli e lenticchie; quest’ultime sono l’ingrediente principale della gustosissima chorba turca, una zuppa a base di patate, carote e lenticchie, arricchita da semi di cumino e cardamomo che la rendono molto profumata, una spolverata di coriandolo e, come tocco finale, viene servita aggiungendo del succo di limone, che dona contrasto e la giusta acidità al palato.
Le spezie e la frutta secca hanno un posto speciale nella preparazione dei piatti turchi. Si possono acquistare nei bazar. Il loro profumo riuscirà a penetrare il vostro olfatto e i colori brillanti saranno una gioia per i vostri occhi. Chissà se anche la nostra Elsa Corti, durante il suo lungo soggiorno ad Istanbul, si è ritrovata a girovagare per i vari bazar in cerca di noci, mandorle, pistacchio, nocciole, datteri. E chissà se è riuscita ad abituarsi alla tipica colazione turca che, a differenza di quella italiana, non è un pasto frugale e veloce, ma comprende formaggio, olive, burro, uova, pomodori, cetrioli, marmellata e miele.
Una tipica frittata da prima colazione è il Menemen, che si prepara con uova, peperoni e pomodori. Immancabile come bevanda il tè , da sorbire nei caratteristici bicchieri tulipano.
Le verdure costituiscono, invece, gli ingredienti principali degli altri pasti. I turchi amano tantissimo gli antipasti, che loro chiamano meze; non preoccupatevi se, sedendovi in un chiosco ad Istanbul lungo il Bosforo, verrete sommersi da un numero imprecisato di antipasti.
I dolma sono verdura ripiena di riso pilav, servito con yogurt e peperoncino. Da mangiare rigorosamente bevendo l’ayran, una bevanda a base di yogurt diluito con l’acqua e con aggiunta di sale.
I sarma sono dei dolma preparati con foglie di vite arrotolate e ripiene di carne e riso.
Anche i dolci hanno una grande tradizione, il più famoso è il baklava, una sfoglia sottile con noci e pistacchi.
I lokum e lokma sono, invece, dolci fritti arricchiti da sciroppo. L’helva è un dolce a base di pasta di sesamo e zucchero.
Lo so, vi è venuta fame, anch’io ho l’acquolina in bocca. Non posso che lasciarvi invitandovi a leggere Come un respiro di Ferzan Ozpetek e augurandovi “Afiyet olsun”, che significa letteralmente buon appetito.
Ma che ricette gustose… un paio voglio provarle tipo i Dolma
Io, invece , voglio provare a cucinare la chorba di lenticchie.