Birthday Girl di Penelope Douglas
Trama Cosa succede quando una ragazza si innamora proprio dell’ultimo uomo al mondo che dovrebbe desiderare? Jordan non aveva un posto in cui andare quando Pike l’ha accolta in casa. E Pike è stato sempre gentile e premuroso. Per la prima volta dopo tanto tempo, lei si è sentita al sicuro. Jordan sa bene che lui, anche se non lo dice, vuole proteggerla. Lo vede nei suoi occhi la mattina, a colazione. E quando lui rientra, la sera, Jordan sente il cuore battere più forte. Ma sa che deve smetterla di pensare a lui. Perché Pike è libero, ma lei è impegnata. Pike l’ha accolta nella sua casa, cercando di rendersi utile. Ma non poteva immaginare che le cose sarebbero diventate così complicate. Pensa continuamente a lei e ogni volta che si incrociano in corridoio rimane senza fiato. Ma non può avvicinarsi, dovrebbe togliersi quel pensiero dalla testa. Eppure più passa il tempo e più Jordan diventa parte di lui. Una parte che non sarà mai libero di amare. Non perché ha solo diciannove anni. Ma perché è la ragazza di suo figlio.
Recensione di Karmen – Birthday Girl di Penelope Douglas in uscita l’11 Ottobre grazie alla Newton Compton.
In uscita oggi un nuovo romanzo autoconclusivo della straconosciuta autrice d’oltreoceano Penelope Douglas con il titolo di “Birthday Girl”.
La Douglas ci ha abituate a trame che affrontano temi sempre più sconvolgenti e questo nuovo romanzo non è da meno, anzi avremo a che fare con una storia d’amore che sfida non uno ma bensì due tabù.
Vi ho incuriosite almeno un po’?
Jordan è una diciannovenne bella, forte ed indipendente, una giovane lavoratrice e studentessa di Architettura del paesaggio. Abbandonata dalla madre quando era solo una bambina è stata cresciuta, insieme alla sorella, da un padre inetto ed alcolizzato in una roulotte più simile a una discarica che a un luogo in cui crescere dei figli.
Oltre alla sorella Cam, mamma single che fa la spogliarellista in un club per sbarcare il lunario, i suoi unici due amici sono Nick e Cole. Quando una tragedia si abbatte su di loro legarsi al secondo diventa inevitabile. I due intraprendono una relazione sentimentale mossa dal disperato desiderio di non restare soli. Jordan è anche in fuga da un ex ragazzo violento e questo ha rafforzato il legame con Cole, è stato così facile per loro perdersi l’uno nell’altra per evadere da quello che li circondava.
Cole è un ragazzo inaffidabile, disordinato, spericolato, impulsivo e pigro ma Jordan non può fare a meno di prendersi cura di lui.
La sera del suo diciannovesimo compleanno lo attende fuori dal locale in cui lavora ma a mezzanotte ancora non si presenta, decide così di assistere alla proiezione di un film horror anni ’80, la sua passione, ogni cosa collegata a quegli anni la attrae.
Prima dell’inizio della pellicola si imbatte in un ragazzo che finalmente la fa stare bene, le dice le giuste parole di cui ha bisogno e per un momento si sente compresa e capita e tutto grazie a un emerito sconosciuto.
«Lascia che ti dica una cosa… solo un piccolo consiglio, va bene?». Lo ascolto incrociando il suo sguardo. «Corri. Veloce», mi dice. Cosa? Deve essersi accorto della mia espressione disorientata, perché prosegue. «Il tempo ti passa davanti come un proiettile», dice, «e la paura ti offre le scuse che cerchi per non fare quello che sai che dovresti fare. Non dubitare di te stessa, non mettere in dubbio le decisioni che hai preso, non lasciarti bloccare dal timore, non essere pigra e non basare le tue decisioni sulle aspettative e la volontà degli altri. Prenditi quello che vuoi e basta, va bene?».
La chimica tra loro è palpabile ma nulla può durare in eterno. Il momento di separarsi è arrivato e quando fuori dal cinema stanno per dividersi, Jordan riceve una telefonata di Cole a cui non riesce a rispondere in tempo, ce la fa però l’uomo che con lei ha condiviso la serata del suo compleanno, Pike Lawson: il padre del suo fidanzato.
Ed ora che Cole ne ha combinata un’altra delle sue, i due si ritrovano senza un tetto sopra la testa e l’unica soluzione possibile per permettere loro di risparmiare qualche soldo per trovarsi una nuova sistemazione è trasferirsi dal padre di lui.
Sarà compito di Jordan fare da cuscinetto tra padre e figlio ma anche mantenere la giusta distanza tra lei e quell’uomo sexy e muscoloso che corrisponde al nome di Pike. Più tempo passerà insieme a lui e più le cose si faranno complicate.
Riusciranno a non cedere alla tentazione?
Scoprirlo adesso sta a voi ma vi garantisco che nulla sarà semplice.
Il taboo più importante non sarà la relazione tra “suocero” e “nuora”, fare il tifo per Cole è praticamente impossibile fin dalle sue prime pagine, il suo personaggio è stato dipinto dalla Douglas come negativo, un pessimo elemento da cui non si può cavare nulla di buono, quasi un oggetto di tappezzeria. Il problema insormontabile sarà la differenza di età tra Jordan e Pike, 19 anni sembrano un abisso.
Non sono preoccupato solo per la sua sicurezza. È che provo questo impulso ad accertarmi che stia bene, che si senta al sicuro. Ho provato a trasformare questo desiderio in una specie di responsabilità “paterna”, non ci sono riuscito. E non succederà mai. Mi piace quello che sento quando la vedo, le parlo e penso a lei. Anche quando litighiamo. E lo devo ammettere: sono attratto da lei.
Jordan è una ragazza caritatevole, forte e con le palle, una ragazza che non ha paura di sporcarsi le mani o, come capiterà, di infangarsi, ma ha pur sempre diciannove anni ed è fragile e a tratti immatura, ma chi non lo sarebbe alla sua età?
Pike invece è una miscela sexy di trentotto anni, affidabile, responsabile, un grande lavoratore, protettivo all’ennesima potenza, un uomo assolutamente irresistibile in continuo conflitto con il proprio istinto di protezione e i pensieri carnali che nutre per colei che dovrebbe essere off-limits.
«Sapevo che eri da qualche parte», le dico, facendo un sorriso cupo. «Le ragazze, le donne con cui sono uscito, la madre di Cole… non ho mai voluto sposarle perché non erano quello che stavo cercando. Avevo iniziato a pensare che i miei standard fossero troppo alti, e che tu non esistessi». Le metto una mano sulla nuca e le accarezzo la gola con il pollice. «E a quanto pare la ragazza dei miei sogni appartiene all’unica persona al mondo che non potrei mai far soffrire».
Ci vuole un’autrice con un immenso talento per scrivere una storia come “Birthday Girl” senza renderla volgare e perversa, fortunatamente la Douglas ha la capacità di rendere romantico, autentico e avvincente qualcosa che potrebbe essere definito proibito.
La chimica tra Pike e Jordan è appassionante, sessuale, Very Hot aggiungerei ma, per trovarla, dovrete attendere di arrivare al 70% circa della storia.
Nulla è affrettato, niente è lasciato al caso, ogni gioco di sguardi, ogni parola, ogni battibecco è misurato, la connessione psicologica è la vera essenza della loro relazione.
Ora non ci resta che aspettare il prossimo capitolo già anticipato dall’autrice dedicato a Danni, l’amante degli anni ’90, amica di Jordan.
Non posso che consigliare questa lettura a tutte le amanti delle storie d’amore proibite ma anche a quelle che credono nelle favole (pure a te Bugatti, adorerai il temperamento di Jordan)
P.S. Donelli grazie infinite per averlo ceduto a me :-*
Buona lettura