Beautiful Girl di Mia Asher
Trama Sono una cattiva ragazza, l’altra donna, quella che ti piace odiare
Blaire White è stata una bambina trascurata, che ha passato tante notti a piangere a causa della perenne assenza dei genitori e di una cronica mancanza di affetto. Il suo dolore alla fine si è trasformato in amarezza e il suo desiderio di essere amata è diventato un bisogno di sentirsi adorata dagli uomini che seduce, che usa e poi rifiuta. Fino a quando si ritrova faccia a faccia con due uomini che, per la prima volta, sono capaci di penetrare quella corazza inespugnabile che è diventata la sua anima. Ronan è sentimento allo stato puro, l’incontro con l’innocenza dello sguardo, il risveglio di sensazioni che pensava di aver dimenticato. Lawrence invece è un uomo d’affari di successo, sa esattamente quello che vuole. Ma cosa desidera davvero Blaire? E soprattutto è ancora in tempo per capire che cos’è l’amore?
Recensione di Francesca Beautiful Girl di Mia Asher, appartenente al genere contemporary romance, è il primo volume di una duologia Virtue, quindi con finale cliffhanger, edito dalla Newton Compton.
E’ un romanzo che parla di un triangolo amoroso e di una ragazza vulnerabile diventata approfittatrice per scelta a causa di un’infanzia poco felice e sofferta.
I problemi di sovrappeso da bambina, per cui veniva derisa ed emarginata, avere una famiglia che non si preoccupava per lei come solo una madre e un padre amorevole sanno fare, hanno contribuito a fare di Blaire quella che è diventata, una donna dal cuore di pietra e con la consapevolezza che da brutto anatroccolo si è trasformata in un bellissimo cigno da sfruttare a suo vantaggio.
Adesso a ventitre anni vuole vivere negli agi di una sicurezza senza sentimenti, perché i soldi compensano la parte della vera Blaire che nessuno può vedere, facendola sentire sicura, anche se vuota. I ricordi d’infanzia che appaiono di tanto in tanto a ricordarle sprazzi di vita sofferta, dove l’amore nei suoi confronti era marginale, la fanno soffrire ancora da adulta, ma la freddezza che ha accumulato negli anni fa si che con una semplice risata sarcastica lei spazzi via la malinconia e riesca a ripartire. A testa alta e tacchi a spillo è pronta ad acciuffare la prossima preda e mentre la cacciatrice di dote che è in lei attende il bello e ricco di turno, al Central Park conosce Ronan.
Lui, giovane fotografo alle prime armi, dal fisico palestrato e moro, accoglie Blaire con un sorriso sincero e il luccichio negli occhi. Blaire si ritrova per caso alla festa di compleanno del nipotino di Ronan, intenerita, nervosa e sorpresa dalle attenzioni calorose a cui non è abituata, balbetta dall’emozione ed è lì che capisce di essere fregata, perché riconosce i sintomi, le farfalle nello stomaco. Blaire e Ronan escono, si conoscono e si baciano. I baci dolci e passionali descritti dalla Asher fanno sospirare. Blaire, nonostante i sentimenti che sbocciano con naturalezza dentro il suo cuore, cerca in tutti i modi di reprimerli, perché ha paura del domani, ha paura di essere abbandonata, ha paura dello sguardo ardente di Ronan, ha paura perché lui la ascolta.
“Vuole che mi consegni a lui proprio come lui ha fatto con me. Bramo le sensazioni che provo quando sto con Ronan, perché quasi riescono a farmi credere che sono proprio la Blaire che lui vuole.”
Ma la paura si impossessa di lei, riuscendo a rovinare ciò che di bello aveva costruito con Ronan in un battito di ciglia, per seguire la vecchia Blaire, quella a cui piace il lusso, i soldi e la sicurezza e dove il sentimento non è ammesso.
E poi arriva Lawrence, l’uomo dalle possibilità infinite, dagli occhi verdi come il dollaro e dal carisma travolgente. Non sono i sentimenti alla base del loro rapporto ma la ricchezza illimitata da cui Blaire trae beneficio.
“…con Lawrence è solo piacere, pura attrazione e desiderio: le cose migliori della vita. Tra queste non c’è né amore, né generosità né altruismo. Con lui mi è permesso essere la vera Blaire. La ragazza egoista che vuole essere sempre in primo piano, quella che preferisce ricevere una borsa griffata invece che una lettera d’amore.”
Ma chi sceglierà tra Ronan e Lawrence? E, cosa più importante, sarà il cuore o la mente a decidere per lei? Le emozioni che prova per Ronan basteranno a farla rinunciare alle nuvole di soldi che un uomo le può dare in cambio del suo corpo? Il sesso, e l’appagamento che trae da esso, sia fisicamente che economicamente, è il perno intorno a cui ruota tutto il romanzo. Sono stata sballottata un po’ di qua e un po’ di là dai due protagonisti maschili, mi trovavo a tifare prima uno e poi tornavo sui miei passi per tifare l’altro, insomma sono rimasta perplessa anch’io, se l’obbiettivo della scrittrice era lasciarti in bilico ebbene con me c’è riuscita. Il solo punto di vista di Blaire rende la lettura scorrevole da divorarla in poche ore e con l’avvalersi di un linguaggio semplice, anche se a volte crudo, le immagini appaiono nitide nella mente e di facile interpretazione.
Confusa, con un finale aperto, dove tutto può ancora cambiare e con la voglia di proseguire vi lascio con le note di Amy Winehouse “ Love is a losing game” ovvero “L’amore è un gioco perdente” perché in fondo per la protagonista di questa storia, l’amore non è altro che una scommessa persa in partenza.
Se dovessi fermarmi a pensare cosa mi è rimasto di questo romanzo direi due domande. Riuscirà la penna di Mia Asher ad ammorbidire la sua protagonista e tirar fuori i veri sentimenti? Oppure continuerà a far primeggiare il suo carattere forte? Non rimane che attendere il termine della duologia.