Baci di luna, lacrime d’oceano di Benedetta Cipriano

Nel suo nome è incisa la notte, nei miei occhi l’oceano.
Quello stesso oceano che ha spezzato i suoi sogni, riducendo il suo cuore in polvere.
Un oceano che ho sostituito col cemento, con il rumore assordante di una città che non mi appartiene. Che bracca il mio cuore, che costringe quel muscolo a piangere in silenzio.
Sono lacrime d’oceano, le mie.
Perché io sono fatto di acqua, del sole al tramonto visto dalla spiaggia, di onde in burrasca, di sabbia che si attacca al cuore, all’anima, alle ossa.
Sono fatto di parole gridate al vento, di pensieri che si sciolgono nella schiuma bianca dell’oceano.
Ma ho scelto di andare via.
Ho scelto di partire, di correre per le strade di una città sconosciuta.
Di smettere di ritrovarmi tra le onde.
L’ho fatto per lei.
L’ho fatto per noi.
Perché lei è la mia piccola luna, l’unica che, più impavida e coraggiosa di un oceano, nonostante tutto, mi riporta sempre a casa.

Baci di luna, lacrime d’oceano di Benedetta Cipriano, La luna nell’oceano vol. 2, contemporary romance in uscita oggi, 12 dicembre.

Sono passati due anni da quando abbiamo fatto la conoscenza di Lua e Maverick, due anni in cui le lettrici hanno amato follemente questi due protagonisti tanto da richiedere a gran voce a Benedetta di tornare a scrivere di loro. Ammetto di non essere una lettrice che fa richieste alle autrici, mi piace l’alone di mistero che resta alla fine di un romance. Quel ‘e vissero tutti felici e contenti’ delle favole mi basta anche perché la vita riserva talmente tante sorprese che almeno nei libri voglio credere che sia andato tutto bene. Sono una persona semplice in fondo. Ma le lettrici di Benedetta hanno deciso che non ne avevano abbastanza e che la storia di Lua e Maverick necessitasse di una visione più completa che li vedesse insieme dalla prima all’ultima pagina.

Ho compreso l’intenzione e ho apprezzato il percorso che hanno compiuto in questo volume, entrambi dovevano scendere a patti col passato, affrontarlo e uscirne contando sull’appoggio dell’altro, ma per farlo dovevano capire che nessuno si salva da solo.

Sia Lua che Maverick credono che nascondendo all’altro le proprie angosce, i propri timori, le proprie paure lo tengano al sicuro, ma non è così che funziona un rapporto. La complicità non deriva solo dalle cose belle condivise, sono proprio le difficoltà affrontate fianco a fianco, sorreggendosi a vicenda che fanno crescere l’amore e cementano il rapporto.

Lua crede di essere l’unica che soffre, pensa di essere la sola che può sentire un pezzo di cuore mancante, ma non è così, Maverick soffre quanto lei se non ancor di più perché si sente tagliato fuori. Lua non nasconde la sua sofferenza, ma ha eretto un muro tra lei e il suo uomo, lo tiene a distanza pur avendolo a fianco, lo esclude rendendosene conto, ma non riuscendo a comportarsi diversamente.

Maverick ha lasciato tutto ciò che amava per lei, l’ha seguita a New York senza avanzare pretese, senza fare domande, spinto unicamente dall’amore sconfinato che lo lega a questa donna. Un amore che potrebbe non bastare perché in lui c’è qualcosa che scalpita e che non lo fa stare tranquillo. Maverick ha bisogno dell’oceano, cerca di resistere e di accontentarsi di quella città fatta di cemento e frenesia, ma quando hai dentro di te la tempesta non è facile restare calmi ad aspettare che torni il sereno.

…quando Lua mi nasconde i propri pensieri, il proprio tormento, il proprio dolore, mi sento come uno spettatore al tramonto, come un surfista pigro che si è accontentato di guardare il sole da un buon punto di osservazione, quando invece avrebbe potuto vederlo riflesso nelle onde.

La mancanza di dialogo e di sincerità è il problema di questa stupenda coppia, una coppia che si ama follemente con un’intesa pazzesca che si nasconde dietro questo velo di insicurezza che non li abbandona mai. Lua non esterna il suo dolore, Maverick non confida a Lua quanto gli manchi cavalcare le onde. Hanno motivi diversi per non parlare, quello di Lua è forse più egoistico, ma non gliene faccio una colpa, la sua sofferenza deve essere difficile da gestire. Maverick non vuole farla preoccupare ed è certo di poter tenere a bada il suo istinto per il bene della donna che ama più di se stesso.

Un dono dal cielo arriverà ad allietare le loro vite e chissà che possa servire anche per farli aprire maggiormente tra loro, per donare quella serenità di cui hanno entrambi bisogno. Anche perché le omissioni sono come le bugie, possono scatenare una marea di equivoci che metterebbero a dura prova anche il rapporto più solido e duraturo.

Non esistono intemperie per i nostri cuori spezzati, perché insieme si ritrovano, si ricompongono, incollando perfettamente le parti mancanti. Si fondono e diventano imbattibili, forti, impavidi. Due cuori rotti, ma potenti, coraggiosi, indistruttibili. Proprio come il nostro amore.

Benedetta Cipriano conferma ancora una volta la sua bravura, nessuna ha una scrittura poetica come la sua. Impossibile non apprezzare il suo stile e non trovarsi a sottolineare intere frasi solo per non dimenticarle. Baci di luna, lacrime d’oceano parla dell’Amore con la A maiuscola, quello che ci fa sacrificare per l’altro, quello che giuda ogni nostra scelta. Ammetto di avere un debole per Maverick e, nonostante la mia avversione per i seguiti, ho adorato poter leggere ancora di questa splendida coppia fatta di luna e d’oceano.

5 stelle

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