Assassinio sul Nilo di Agatha Christie

Trama Un eterogeneo gruppo di viaggiatori è in navigazione sul Nilo sul lussuoso battello Karnak. Tra di loro l’affascinante Linnet Ridgeway, la ragazza più ricca d’Inghilterra, in luna di miele. Ciascuno dei personaggi ha però una sua storia e un suo segreto, accuratamente nascosto sotto un’inappuntabile facciata. Fra i turisti c’è anche Hercule Poirot, e per fortuna. Perché nel giro di poche ore a bordo del Karnak si consumano ben due delitti, e la tranquilla crociera si trasforma in una disperata caccia a un assassino diabolicamente astuto.

Assassinio sul Nilo di Agatha Christie, graphic novel sceneggiata da Isabelle Bottier e disegnata da Callixte, in uscita oggi 17 novembre grazie a Mondadori Oscar Vault Ink.

Questo è in assoluto il mio battesimo di fuoco nel magico mondo delle graphic novel. Battesimo non in senso assoluto, perché sono cresciuta a pane e fumetti, ma è la prima volta che mi ritrovo a doverne recensire uno. E quale miglior inizio se non con uno dei romanzi della grande regina del giallo, Agatha Christie? Assassinio sul Nilo è il quindicesimo romanzo con protagonista Hercule Poirot, fu pubblicato per la prima volta nel 1937 e, insieme a Non c’è più scampo del 1936 e La domatrice del 1938, può essere tranquillamente considerato parte della trilogia che vede impegnato il nostro investigatore privato belga, con la caratteristica testa a uovo e i baffi impomatati di cera, nelle indagini in giro per il mondo. Non c’è mai riposo per il nostro Hercule Poirot e i romanzi con ambientazioni esotiche sono in assoluto i miei preferiti nella prolifica raccolta dell’autrice.

Questo è anche l’anno fortunato di Assassinio sul Nilo, perché oltre a diverse ripubblicazioni, pandemia permettendo, viene nuovamente rappresentato sul grande schermo in una produzione cinematografica di altissimo livello che vede tornare alla regia, dopo il successo di Assassinio sull’Orient Express, Kenneth Branagh, che riveste nuovamente i panni di un Hercule Poirot biondo. Il romanzo lo conosciamo tutti, almeno i grandissimi cultori della Christie e del suo inimitabile investigatore. Siamo in Inghilterra e incontriamo subito Linnet Ridgeway, una ricchissima e giovane ereditiera che ha mantenuto la sua umiltà nonostante il suo stato sociale privilegiato. Molto corteggiata da diversi pretendenti, non ha mai ceduto a nessuno di loro perché vuole godersi la sua libertà. Fino a quando non conosce Simon Doyle. Simon è il fidanzato della sua migliore amica, Jacqueline de Bellefort. Quest’ultima cerca di intercedere con l’amica affinché offra un impiego al suo fidanzato all’interno della tenuta appena acquistata da Linnet. La mancanza di denaro della coppia non permette loro di coronare il sogno di sposarsi, e Linnet accetta di buon grado di aiutare l’amica. La scena si sposta in Egitto qualche mese dopo. Linnet si trova a Karnak per una crociera con il neomarito Simon Doyle, i due si sono innamorati e hanno deciso di sposarsi con sommo dispiacere di Jacqueline che non accetta di essere stata lasciata dal suo Simon a favore della sua migliore amica. È talmente ossessionata dalla coppia da averli seguiti in luna di miele e fa di tutto per infastidirli. Sul battello viaggia anche l’investigatore privato Hercule Poirot, che assiste in silenzio alle continue intromissioni di Jacqueline nei riguardi dell’ex fidanzato e della sua migliore amica. È un ottimo osservatore lui e, nonostante si trovi in Egitto per una vacanza rilassante, fiuta nell’aria la possibilità che questa ossessione si trasformi in tragedia. Non passa più di una notte e Jacqueline, ubriaca e in preda alla gelosia, impugna una pistola e ferisce Simon al ginocchio. Pentitasi subito del gesto inconsulto, viene sedata. Ma la mattina dopo è il cadavere di Linnet ad essere rinvenuto in cabina. È stata assassinata da un colpo di pistola alla tempia e sul muro è stata dipinta una J col sangue, per far ricadere la colpa su Jacqueline. Ma la donna ha un alibi di ferro, la sera prima dopo aver sparato all’ex fidanzato ha trascorso la notte dormendo e sorvegliata a vista da una infermiera. Chi può aver assassinato la bella ereditiera e in maniera così brutale? Per fortuna sul battello viaggiano anche le preziose cellule grigie di Hercule Poirot, e sarà lui con una incredibile ricostruzione logica a svelare i retroscena di questo e di altri delitti commessi sulla nave durante il viaggio.

Avevo grandi perplessità sulla possibilità di riportare in una graphic novel di appena 63 pagine un romanzo così articolato e pieno di personaggi. Conosciamo tutti la straordinaria complessità psicologica dell’autrice. Agatha Christie ha sempre dato ampio spazio alle caratteristiche fisiche ma soprattutto psicologiche dei suoi personaggi che nei suoi libri sono sempre molto numerosi. Ho temuto che nel fumetto ne venisse sacrificato qualcuno e sono stata piacevolmente smentita. La storia ha un filo logico e viene raccontata seppur con tempi più accelerati rispetto al romanzo, ma conserva tutto il fascino del libro che ne è l’ispirazione. Sarà l’ottima sceneggiatura di Isabelle Bottier, che da anni lavora alle edizioni francesi di Topolino, unita ai meravigliosi disegni dai colori brillanti di Callixte, ma Assassinio sul Nilo conserva intatta la sua magia, e si arricchisce anche di un nuovo lettore, mio figlio, che ha seguito con me la lettura. Mi interessava il punto di vista di un adolescente che non conoscesse il romanzo, per capire se la storia a fumetti fosse facilmente fruibile da tutti. Con il suo entusiasmo e con le sue doti di investigatore in erba non è caduto nel tranello di Agatha Christie e ha rintracciato con una certa facilità la mano assassina dietro gli omicidi. Esce oggi grazie a Mondadori Oscar Vault Ink questo incredibile volume a fumetti, ed io credo che non possa assolutamente mancare sugli scaffali della vostra libreria.

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