Aspettami fino all’ultima pagina di Sofia Rhei
TRAMA Silvia ha quasi quarant’anni, vive e lavora a Parigi e ha una relazione difficile con Alain, un uomo sposato che da mesi le racconta di essere sul punto di lasciare la moglie. Dopo tante promesse, sembra che lui si sia finalmente deciso, ma la fatidica sera in cui dovrebbe trasferirsi da lei, le cose non vanno come previsto. E Silvia, in una spirale di dolore e umiliazione, decide di farla finita con quell’uomo falso e ingannatore e di riprendere in mano la sua vita. Alain però non si dà per vinto, e Silvia non è abbastanza forte da rimanere indifferente alle avances dell’uomo che ama… Dopo giorni e notti di disperazione, viene convinta dalla sua migliore amica a fare visita a un bizzarro terapeuta, il signor O’Flahertie, che sembra sia capace di curare le persone con la letteratura. Grazie ad autori come Oscar Wilde, Italo Calvino, Gustave Flaubert, Mary Shelley, e al potere delle loro storie, Silvia comincia a riflettere su chi sia realmente, su quali siano i suoi desideri più profondi e su cosa invece dovrebbe eliminare dalla sua vita…
Recensione di Veronica – Care lettrici, vi propongo oggi la recensione di un romanzo in uscito nel mese di agosto per Newton Compton Editori, della serie non è mai troppo tardi per leggere un libro. Oggi vi parlo di “Aspettami fino all’ultima pagina” di Sofia Rhei.
Silvia è una donna sulla soglia dei quarant’anni con un buon lavoro e un appartamento tutto suo nell’incantevole Parigi. Quello che le manca è poter vivere una relazione sentimentale degna di questo nome. Già, perché Silvia da anni, ha una storia con Alain un uomo sposato, relazione della quale non riesce a fare a meno, perché solo con Alain le sembra di vivere al massimo la sua vita, solo lui sa amarla e farla ridere. Tuttavia Alain, come ogni uomo sposato con una relazione clandestina, continua a promettere a Silvia che lascerà sua moglie con la quale è molto infelice, per trasferirsi da lei. Il fatidico giorno sembra essere arrivato, Alain, ormai giunto alla disperazione decide di vivere con Silvia questo amore idilliaco, ed è proprio con questo spirito di grande aspettativa che la nostra eroina, lucida tutta casa curando ogni dettaglio, si fa una lunga doccia, sistema i capelli, si trucca … tutto deve essere perfetto per l’inizio della loro nuova vita insieme. Tuttavia le cose non vanno come Silvia ha sperato, Alain quella sera non suonerà mai alla porta e lei sarà costretta a vivere una nuova grandissima delusione.
Per fortuna ad asciugare le sue lacrime, a sostenerla in questo momento di grande vuoto, c’è Isabel, la sua migliore amica, figura fondamentale per Silvia. Un’amica discreta, che per lei vuole solo il meglio, non la colpevolizza mai e non le fa le ramanzine, ma le sta accanto cercando ogni parola possibile per farle aprire gli occhi, per far si che Silvia si accorga del suo valore, e sarà proprio Isabel a suggerire a Silvia di affidarsi al dottor Fingal O’Flahertie, un terapeuta di origine irlandese, che utilizza una terapia basata sulla lettura dei libri. Insomma, un sogno per ognuno di noi e sicuramente il metodo perfetto per Silvia, che è un’appassionata di letteratura.
Lei ha bisogno di ritrovare se stessa, di recuperare quella fiducia che era andata smarrita il giorno in cui ha incontrato Alain, deve tornare a credere di poter andare avanti da sola, che un nuovo inizio è possibile.
” Di sicuro aveva investito troppo per mandare avanti quella relazione. Perdendo Alain, aveva perso gran parte di se stessa. Non sapeva più amarsi se non c’era lui a farlo al posto suo.”
Il Dottor O’Flahertie suggerirà a Silvia di volta in volta dei libri pensati apposta per lei, libri che lei dovrà leggere e sui quali riflettere e rivedere la propria vita.
“Questo libro è per lei. Voglio che si senta libera di scriverci sopra, oppure di disegnarci; che cancelli le parti che la innervosiscono, che sottolinei quelle che le sembrano importanti. Che lo completi con le sue riflessioni. E che arrivi fino all’isola dell’ultima pagina, se possibile”
Leggendo il testo proposto dal suo terapeuta Silvia comprese che uno dei motivi per cui aveva sviluppato una dipendenza da Alain era che quell’uomo era una fonte costante di nuovi inizi. Si rese conto che il meccanismo per cui era ossessionata dagli esordi e sentiva la necessità di cercarli, uno diverso dall’altro, somigliava a quello di chi non è mai soddisfatto dell’arredamento della propria casa o del modello del proprio cellulare e ha bisogno di cambiare costantemente. Andare oltre la prima fase di un rapporto la spaventava, perché temeva che dopo una partenza luminosa, dopo un inizio promettente, la attendessero la monotonia, la prevedibilità. Con Alain era al sicuro: non sarebbe mai potuto accadere.
Nel frattempo al lavoro, Silvia e le sue colleghe, si troveranno ad indagare su Odysseus Thanos, misterioso uomo che il loro capo incontra spesso in ufficio. Cosa starà succedendo? Silvia incontra Odysseus ben due volte e tra loro l’attrazione sarà inspiegabile. Come poteva essere attratta da un uomo seppur affascinante ma così diverso da Alain? Sarà disposta a vivere una relazione, che è per lei un nuovo inizio con tutte le paure e le insicurezze del caso?
«Cos’è che mi spaventa tanto?», sussurrò Silvia. “Ci spaventa decidere”, replicò la voce di Solaetriste nella sua mente. “Intraprendere qualcosa che potrebbe andare alla grande ci atterrisce. Tentare la sorte con una storia che sappiamo essere problematica fin dal principio è molto più semplice, perché in quella scelta non c’è responsabilità.
Sarà il nostro Odysseus ad accompagnare “Solaetriste” (nome fiabesco che Silvia si è data alla sua prima seduta di terapia) alla riscoperta di sé stessa e alla nascita di “Iosalva” quando raggiungerà “l’isola dell’ultima pagina“? come la definisce il buon O’Flahertie . E che cos’è quest’Isola? “Non è nelle storie, ma nel modo in cui ciascuno di noi legge la storia per interpretare se stesso”
Il romanzo è caratterizzato da figure di una certa rilevanza e di un certo spessore. Le persone che ruotano attorno alla vita di Silvia hanno tutte un ruolo ben definito nel suo percorso di cambiamento e crescita. Il romanzo vuole far passare un messaggio importantissimo: Non saremo mai in grado di amare qualcun altro se in primis non amiamo noi stessi.
“Chi dovrebbe essere la tua migliore amica?”
«Io», rispose subito. «Io dovrei essere la mia migliore amica, per amarmi e capirmi tanto quanto amo e capisco Isabel, e tanto quanto lei ama e capisce me».
Care lettrici, che dire; si tratta di un romanzo carico di significati, non vi nego di aver sottolineato moltissime citazioni che avrei voluto condividere con voi, eppure, non mi ha convinto del tutto. Forse perché mi aspettavo maggiormente sviluppato il tema della cura tramite i libri, forse perché alcuni risvolti di cui ora non posso accennare per evitare spoiler, sono risultati eccessivi rispetto alle mie aspettative, forse perché qualche volta avrei pure preso a sberle Silvia … non so, ma il romanzo, seppur ben scritto, non è riuscito a tenermi sveglia la notte.
Lascio giudicare voi e sono curiosa di scoprire cosa ne pensate.