Animal di Fleur Du Mar

animalTrama “Un uomo che odia le donne, una donna che odia gli uomini.
Un passato da dimenticare, un passato dimenticato.
Un patto firmato col sangue”.

Sam Done vive sui monti Appalachi come guardiano di una riserva naturale e per lo Stato della Georgia è uno stupratore e un assassino.
Magda non ricorda più chi sia e sopravvive nei boschi seguendo un branco di lupi.
Il rigido inverno, però, è alle porte e non perdonerà nessuno: le strade di Magda e Sam stanno per incrociarsi…

animal

Recensione di Veronica Animal, romanzo autoconclusivo uscito a dicembre 2016, appartenente al genere romantic suspense scritto da Fleur Du Mar e, a detta dell’autrice stessa, il romanzo in cui più si rispecchia. Cosa ha spinto l’autrice a lanciarsi in un nuovo genere? <<Caro lettore, il percorso di questo romanzo è cominciato nel 2012 con la canzone di David Guetta, “She Wolf”, e con un video che mi ha emozionato e ancora oggi mi emoziona e che, se ci pensi bene, racchiude un po’ il senso del romanzo: la diversità ci fa paura, soprattutto se non ha un bell’aspetto.>>

Chi è Sam Done? Un uomo che ha trascorso 12 anni nel carcere di Atlanta, accusato di aver stuprato la sua amante e averne sgozzato il marito. Uscito per buona condotta non è più il ragazzo sprovveduto che si era svegliato stordito in un lago di sangue accanto a un cadavere, ma un uomo di 30 anni disadattato e incapace di inserirsi in una società che lo ha rifiutato sin da bambino. Proprio per tenersi alla larga da tutto questo accetta un impiego come custode della riserva sui Monti Appalachi, in modo da poter vivere isolato nel suo rifugio per sei mesi l’anno, col sopraggiungere dell’inverno e il passo chiuso. Lui ama la solitudine, odia sentirsi al centro dell’attenzione e non gradisce gli sguardi degli abitanti di Helen che lo additano come stupratore e assassino, un animale dal quale stare in guardia. Ecco perché stare isolato sui monti in compagnia del suo fidato Buck e dei suoi modellini gli sembra una benedizione.
Ma la solitudine di Sam non dura a lungo perché la sua strada incontra accidentalmente quella di Magda. Il suo Lupo. Il lupo è un essere tormentato da un passato che non ricorda, da notti costellate da incubi, incubi in cui uomini dall’accento spagnolo vogliono farle del male. Vive nella foresta da un anno, insieme ai lupi, grazie a loro si procura cibo e cerca di sopravvivere. Non sa nulla di chi era prima e ha deciso che la foresta è la sua nuova casa, il posto sicuro nel quale rifugiarsi e non farsi trovare.

“Mi chino verso il pelo dell’acqua e il volto che vi è riflesso mi fa arretrare inorridita. Una ragazza con il cranio completamente rasato, gli occhi allucinati e il volto insanguinato e tumefatto mi sta osservando. Vorrei ricordare e al tempo stesso una parte di me mi impone di non farlo.”

I destini di Magda e Sam s’incrociano in un modo che di romantico ha ben poco. Sam spara, lei scappa, Sam la trova e la porta al suo rifugio per medicarla. Magda è così magra, sporca e trasandata che Sam ci mette un po’ ad accorgersi che si tratta di una donna e lui odia le donne.

“Si era portato a casa una dannatissima femmina! Le femmine portavano guai e lui non ne voleva una in casa neppure per una notte. Tutte le donne incontrate finora gli avevano rovinato l’esistenza e lo avevano reso l’animale che era”

Tenersi alla larga dalle donne era “la sua regola di sopravvivenza”, una teoria che aveva dovuto imparare a caro prezzo, ma non si sarebbe fatto fregare di nuovo, non si sarebbe nuovamente fatto manipolare.
Il lupo dal canto suo è spaventata, diffidente, aggressiva, egocentrica, maleducata e … odia gli uomini. Esseri malvagi che le avevano causato solo dolore, l’avevano maltrattata e poi scaricata senza sapere nemmeno il perché. Ma aveva trovato un posto sicuro, al riparo dal rigido inverno e per nulla al mondo avrebbe permesso a Sam di cacciarla.
E così, quando due persone ugualmente rotte, ugualmente marchiate e rifiutate si trovano a vivere sotto lo stesso tetto, aggrapparsi l’uno all’altro e provare attrazione dopo tanto tempo, sembra inevitabile. Sam voleva proteggere quel corpo fragile, Magda sentiva che solo Sam avrebbe potuto prendersi cura si lei, perché solo lui l’avrebbe capita.

“Quella giovane per certi versi era sua, Dio gliela aveva mandata, creandola a sua immagine e somiglianza, plasmandola nel dolore e nel sangue. In quell’istante decise che nessuno l’avrebbe più toccata. Adesso nel paradiso terrestre di Sam Done era arrivata anche una donna e nessun serpente li avrebbe minacciati … Il Lupo era suo”

Animal è scritto in terza persona alternando il punto di vista di Sam a quello di Magda. L’analisi dei personaggi è precisa e chiara dal punto di vista caratteriale, fondamentale per capire ancora meglio il romanzo. La trama è ben studiata, nulla di banale e affrettato. Il romanzo si divide in due parti, la prima più incentrata su Sam, sull’incontro, sul nascere del loro amore quasi folle, sul trasmettere la forza del loro sentimento che non conosce confini arrivando anche a rasentare la follia; la seconda parte cambia ambientazione, la narrazione diventa frenetica, il rapporto tra i due si intensifica così come si intensifica la suspance, svelando molto di più su Magda e su cosa le sia accaduto.
Sam e Magda sono praticamente gli unici protagonisti, il romanzo ci incentra principalmente su di loro e sul micro mondo che si sono creati per sfuggire da una realtà che li rifiuta perché diversi, che non li capisce, che non capisce quel loro amore a tratti malato. Personaggi minori ma comunque importanti ai fine della trama sono la matrigna di Magda e i genitori di Sam.

Animal mi ha innanzitutto sorpreso. L’ho scaricato con un po’ di titubanza, non so bene se a causa del titolo o della cover, convinta si trattasse di un genere che non mi avrebbe conquistata. Care lettrici, mi sono dovuta ricredere: trascinata dallo stile di scrittura di questa autrice, dalla passione che la storia di Magda e Sam trasmette in ogni pagina, dalla capacità di due anime perdute di riconquistarsi un posto nel mondo e di fidarsi nuovamente di qualcuno, dal crescente pathos. A questo punto non mi resta che consigliarne la lettura a tutti coloro che cercano un po’ di dark e di azione a fare da sfondo a una storia d’Amore con la A maiuscola, che va al di là di tutto, al di là del male al di sopra del dolore. Ora sono davvero curiosa di leggere le altre opere dell’autrice Fleur Du Mar.

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