Angelo imperfetto di Leta Blake

Trama L’Arcangelo Michael è stanco. Ha combattuto guerre e cacciato suo fratello Lucifer dal Paradiso prima che i secoli bui ritornassero. Il suo ruolo di protettore di Israele ora comprende tutta l’umanità, e mentre svolge perfettamente il suo lavoro, c’è poca gioia personale nella sua vita.
Fino quando, una notte, in un bar incontra Asher.
Michael non è sicuro di cosa lo attiri nel vulnerabile e autoironico Asher, ma qualcosa nel suo cuore riservato, nei suoi sorrisi gentili e la conoscenza enciclopedica dei fiori lo attira in un modo che non può essere negato. Peccato che l’amore non faccia parte della sua missione.
Di fronte a un’eternità di perfetta sottomissione all’autorità di Dio, un impulso di ribellione si agita in Michael. Domande sul libero arbitrio, vocazione angelica e il ruolo dell’amore e della lussuria richiedono risposte che potrebbero costare a Michael il suo posto in Paradiso.

Recensione a cura di Dalia – Angelo imperfetto di Leta Blake, pubblicato 21 dicembre 2018 dalla Quixote Edizioni.

Ed eccomi qui smeraldine a parlarvi, questa volta, di un fantasy molto particolare e molto ben scritto. La storia è raccontata in un centinaio di pagine o poco più e nonostante la brevità, l’autrice è stata brava a sviscerare la vicenda senza tralasciarne nessun aspetto, mostrandoci una visione del tutto particolare di Dio e dei suoi angeli.

Micheal è da sempre l’angelo preferito dal Padre, ha combattuto per millenni, ha eseguito alla perfezione ogni compito ricevuto, ha sconfitto il fratello Lucifer scacciandolo dal Paradiso. Per lui non esiste nulla all’infuori del Padre. Essere sottomesso a Lui e vivere nella sua Grazia è la sua ragione di essere, non c’è spazio per nient’altro. Niente sentimenti, niente aspettative, niente, se non eseguire la volontà del Padre. Fino a quando non gli viene affidato il compito di salvare Asher, un quarantenne che non è mai riuscito a vivere la propria omosessualità e che è sul punto di perdersi. Il compito affidatogli dal Padre è semplice, Micheal né ha eseguiti a migliaia nel corso dei secoli e mai nulla ha ostacolato i suoi piani fino a quando non incontra Asher in un bar. Quest’uomo dagli occhi gentili, nella cui anima l’angelo legge tutte le pene e i dolori vissuti, smuovono in Micheal sensazioni e vibrazioni che non ha mai provato nei suoi lunghi secoli di vita. La missione dell’angelo è una notte di passione per far in modo che l’uomo si accetti per quello che è e che, da quel momento in poi, viva una vita all’insegna della soddisfazione. Ma durante quella notte di passione e amore, Micheal inizia a porsi domande che non lo hanno mai sfiorato in precedenza e a desiderare l’impossibile. Lui, che non ha mai compreso il motivo per cui l’amato fratello Lucifer avesse trasgredito agli ordini del Padre, si ritrova a sentirsi combattuto tra la Grazia Divina e l’Amore Profano. Non aggiungo altro perché non voglio rovinarvi la lettura e anche perché, se deciderete di leggerlo, dovrete assaporarne ogni sfumatura. Un accenno particolare va fatto ai dialoghi tra Lucifer e Micheal che ho trovato divertenti e degni di riflessione. Ma ciò che mi è piaciuto di più in questa storia è la visione che l’autrice ha dato di Dio. Un Dio per il quale l’amore non ha distinzioni di sesso, di età, colore e quant’altro. Un Dio che accetta l’amore in tutte le sue forme, che incita l’umanità a ricercarlo e ad abbracciarlo sia che esso appartenga al sesso opposto sia che appartenga al proprio. Ed è così che dovremmo considerarlo anche noi, perché l’Amore è Amore senza alcuna distinzione.

L’unica nota negativa è la brevità, mi sarebbe piaciuto moltissimo se l’autrice ci avesse fatto vedere la vita dei personaggi anche dopo.

4 stelle

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