Ancora una fermata di Casey McQuiston
August Landry ha ventitré anni e ha trascorso gli ultimi cinque spostandosi da una città – e università – a un’altra. Cinica e disincantata, non si fida di nessuno e porta sempre con sé un coltellino svizzero perché, come le ha insegnato sua madre, “è meglio non farsi cogliere impreparate”. Quando decide di trasferirsi a New York, non ha grandi aspettative. Dopotutto è cresciuta pensando che non ci sia alcuna “magia” nella vita, che le storie d’amore tanto celebrate nei film non esistano e, soprattutto, che possiamo contare solo su noi stessi perché, in fondo, siamo soli al mondo. Mai e poi mai potrebbe immaginare che proprio nei suoi eccentrici coinquilini troverà la famiglia che le è sempre mancata e un posto da poter finalmente chiamare casa. E, soprattutto, che i suoi viaggi quotidiani in metropolitana diventeranno qualcosa di eccitante. Chi poteva pensare, infatti, che nella sua vita sarebbe piombata lei, Jane, la ragazza con la giacca di pelle nera che August incontra ogni volta che prende la linea Q. Jane, la parte migliore della sua giornata. Sarebbe davvero tutto perfetto se non fosse che la ragazza sembra incapace di scendere, da quel vagone della metro. Ma August non è una che si arrende facilmente e farà di tutto, compreso ciò che del suo passato aveva cercato di lasciarsi alle spalle, pur di “salvarla”. E forse salvare anche se stessa imparando che, alla fine, vale la pena iniziare a credere in qualcosa. E negli altri.
Ancora una fermata di Casey McQuiston, romance lgbtq+ in uscita oggi, 7 giugno, con Mondadori.
Nella definizione romance lgbtq+ manca un piccolo particolare che potrei definire soprannaturale, sì così dovrebbe funzionare. Sarò sincera fin da subito, non ho capito se questo libro mi è piaciuto, non mi sono ancora fatta un’opinione definitiva e non so quanto tempo ci vorrà perché la maturi, ma quello che posso dirvi è che è uno dei romanzi più particolari in cui mi sia imbattuta negli ultimi tempi e che la copertina è tra le mie preferite di sempre. In pratica se entrassi in libreria lo comprerei a colpo sicuro, andrei dritta fino a lui e lo porterei con me trionfante alla cassa e poi gli dedicherei un servizio fotografico, perché ammettiamolo, è molto instagrammabile.
Le tematiche trattate da Ancora una fermata sono importanti e significative, è l’espediente narrativo che non mi ha convinto. Bella l’idea di mostrare come si sia evoluta la società, giusto che la McQuiston abbia voluto farci vedere cose successe negli anni Settanta che hanno avuto un forte impatto sulla comunità queer e hanno permesso a tutti, oggi, di potersi esprimere liberamente, senza censure, senza limitazioni, senza nascondersi.
Credo di non aver mai trovato un libro così e da un lato sono felice di averlo letto e di aver approfondito le mie conoscenze in materia, che restano sempre superficiali, dall’altro non sono riuscita a entrare in sintonia con i personaggi e non so spiegarmi il vero motivo. Mi sono piaciuti, li ho anche trovati simpatici ed eccentrici, sicuramente ben caratterizzati, ma non li ho sentiti vicini.
August Landry è la protagonista e forse è il personaggio più noioso del libro, certo questo non aiuta, ma per fortuna fin da subito trova dei coinquilini molto speciali, che l’accolgono come si fa con una di famiglia e di fatto diventano per lei l’appoggio che forse le è sempre mancato. Impossibile non simpatizzare per Nico e Myla, una coppia fantastica, e Wes e Isaiah, lui è il mio personaggio preferito, di giorno contabile di notte drag queen, innamorato da tempo immemore di Wes, come posso resistergli? È stato bello vederli interagire, è stato bello vedere come accolgono August e la fanno sentire a casa, come la consigliano e tutti gli espedienti che mettono in atto per aiutarla. Loro sono la parte del romanzo che ho preferito.
Poi c’è Jane e anche lei è interessante, forse perché fin da subito ti sembra ci sia qualcosa di diverso in lei, qualcosa che non ti sai spiegare e poi ammettiamolo è difficile resisterle. August ha un vero e proprio colpo di fulmine, Jane la vede in difficoltà e le regala la sua sciarpa per coprire la macchia di caffè. Ragazza della metro e Ragazza del caffè, è così che si chiamano quando si incontrano di nuovo, sempre sulla linea Q, sempre nello stesso vagone. Facendo un rapido calcolo delle probabilità questa cosa è piuttosto insolita, sette milioni di abitanti ci sono a NY e le possibilità di ritrovarsi sono un numero infinitesimale, ma il motivo è presto detto: Jane è bloccata dagli anni Settanta su quella linea e l’attrazione per August è così forte che permette loro di incontrarsi sempre. Jane non sa di essere bloccata sulla Q da quarantacinque anni, non ha idea che la sua vita sia rimasta ferma immobile senza che lei potesse farci niente, come se fosse sparita nel nulla, e adesso August ha un solo obbiettivo in mente, rimettere in moto la vita di Jane, permetterle di uscire dalla linea Q e vivere davvero quello che le resta, anche se questo significa perderla per sempre.
Non voglio aggiungere nulla di più, sono certa che molti siano incuriositi da questa pubblicazione e che altrettanti la apprezzeranno più di quanto abbia fatto io, per cui, senza nessuna remora, dategli una possibilità e poi passate da me per dirmi cosa vi ha convinto e cosa no, cosa avete adorato e cosa vi ha fatto storcere il naso. Sono molto curiosa di scoprire il parere di tutti su Ancora una fermata di Casey McQuiston.