Amsterdam. Diario di viaggio…#olanda_belgio6

  • 8 ampli copia
  • 8 amplia copia
  • 8 ampliamento stedelijk museum copia
  • 9 affranti
  • 9 i amsterdam copia
  • 10 pioggia rijksmuseum  copia
  • 11 stadgenoot pavillon 1 copia
  • 11 stadgenoot pavillon 2 copia
  • 12 o zona borneo copia
  • 12 the whale 1 copia
  • 12 the whale 2 copia
  • 12 zona borneo copia
  • 13 borneo sporenburg bridges 1 copia
  • 13 IMG_2975
  • 14 funenpark 1 copia
  • 14 funenpark 3 copia
  • 14 funenpark copia
  • 14 funenperk 2 copia
  • 14 IMG_3028 copia
  • 14 IMG_3036
  • 14 IMG_3038
  • 15 kop van diemenstraat copia
  • 15 silodam 1 copia
  • 15 silodam 2 copia
  • 16 eye film institute copia
  • 16 shell technology centre copia
  • 17 ijdok copia
  • 17 ijdok2 copia
  • 17 ijdok3 copia
  • 18 deposito bici stazione copia
  • 18 stazione copia
  • 19 church of saint nicholas copia
  • 20 cena thai copia

Giorno 7 di viaggio e secondo ad Amsterdam. Ci dirigiamo subito a Museumplein, la grande piazza dei musei dove sono collocati lo Stedelijk Museum, un museo completamente dedicato all’arte moderna e contemporanea il cui ampliamento terminato nel 2012 viene chiamato dagli abitanti di Amsterdam “vasca da bagno” per la sua forma concava e il colore bianco in netto contrasto col museo preesistente in mattoni rossi.

Gli altri musei che fanno parte della piazza sono il Rejiksmuseum, imponente edificio del 1885 ristrutturato nel 2003 che ospita la più grande collezione di opere d’arte del periodo d’oro dell’arte fiamminga e il Van Gogh Museum il cui nuovo ingresso era purtroppo ancora in costruzione.

Immancabile la foto con la scritta I amsterdam divenuta in pochi anni vero e proprio simbolo della città.

amsterdamamsterdamamsterdamamsterdamamsterdamamsterdam

Lo Stadgenoot pavillon, completamente rivestito in rame traforato e nettamente in contrasto con l’edificio di mattoni adiacente, si trova lungo il canale De Singel e purtroppo non è aperto al pubblico ed è utilizzato solo dalle persone che lavorano nella fabbrica farmaceutica adiacente durante la loro pausa pranzo, per cui non siamo riusciti a comprenderne a pieno la permeabilità che l’architetto Steven Holl voleva creare, per cui l’ideale sarebbe visitarlo di notte o comunque quando è buio e si può ammirare con le luci accese.

amsterdamamsterdam

Ci spostiamo, sempre in tram, a Sporenburg dove un totale di 2500 abitazioni sono state costruite sulle due ex penisole del porto di Sporenburg e Borneo, vari architetti hanno lavorato nell’area realizzando ciascuno un tipo di casa patio raggruppate in piccoli gruppi e disposte in più punti delle isole.

The Whale, in italiano “La Balena”, grazie alla sua forma scultorea è un vero e proprio punto di riferimento, ospita 194 appartamenti, uffici e spazi commerciali, ha una forma tradizionale a cortile con un giardino privato al suo interno.

borneo sporenburg amsterdamborneo sporenburg amsterdam borneo sporenburg amsterdamborneo sporenburg amsterdam

Altri elementi di forte spicco sono i due ponti in acciaio rosso che coprono l’acqua tra le due isole residenziali, il primo è un ponte pedonale alto progettato come una passeggiata architettonica che permette ai pedoni di godere di una vista spettacolare sulle circostanti case a patio e consentendo alle barche a vela di accedere a un piccolo porticciolo, il ponte inferiore sul lato opposto è invece pensato per disabili, passeggini e biciclette.

borneo sporenburg bridge amsterdamborneo sporenburg bridge amsterdam

Altra tappa Funen Park, un concetto innovativo di sviluppo urbano in un’ex zona industriale ai margini di Amsterdam che rinnova il concetto di città giardino. I grandi blocchi perimetrali servono a proteggere gli edifici interni e ad attenuare il rumore della ferrovia dietro di loro, lo spazio interno ospita in un parco una grande varietà di edifici più piccoli, ciascuno con una propria identità. Davvero un bel quartiere residenziale in cui la qualità della vita sembra alta.

funenpark amsterdamfunenpark amsterdamfunenpark amsterdam funenpark amsterdamfunenpark amsterdamfunenpark amsterdam

Ci spostiamo per andare a visitare un altro edificio degli MVRDV, il Silodam, situato sulla punta del molo lungo il fiume IJ che raggruppa due silos di grano riconvertiti in abitazioni. Presenta una miscela di funzioni, appartamenti, unità commerciali e spazi semi-pubblici chiaramente riconoscibili, sul lato ovest c’è una bella terrazza panoramica in comune per i residenti a cui però credo non sia vietato l’accesso ai non residenti, piccole imbarcazioni possono ormeggiare tra le colonne sottostanti.

Un altro edificio fa bella mostra di se all’inizio del molo, il Kop van Diemenstraat, si compone di spazi per uffici e abitazioni ed è parzialmente sollevato per creare una piazza antistante.

amsterdamsilodam amsterdamsilodam amsterdam

Muovendoci, finalmente a piedi, verso la stazione centrale notiamo in lontananza l’EYE Film Institute che ospita quattro cinema, spazi per mostre temporanee e permanenti, uffici, un bar ristorante e un negozio del museo, la sua forma scultorea completamente bianca lo rende ben visibile da molto lontano.

eye film institute amsterdamamsterdam

E ci imbattiamo in un nuovo quartiere di forte impatto architettonico di cui ignoravamo l’esistenza, IJDOK, un complesso ad uso misto di 89 mila metri quadrati pensato come un grande blocco iniziale che è stato poi scavato per progettare gli edifici in base alle esigenze di ognuno.

ijdok amsterdamijdok amsterdamijdok amsterdam

Giungiamo alla stazione centrale in cui fanno bella mostra di se migliaia di biciclette e la splendida copertura dei binari in acciaio e vetro.

La fame si fa sentire e, visto che l’Olanda non ha una vera e propria cucina, optiamo per sperimentare il thailandese, c’è una via, la Zeedijk, che è una vera e propria piccola Chinatown in cui si ha solo l’imbarazzo della scelta.

amsterdamamsterdam amsterdamamsterdam

Molto probabilmente vi state domandando: ma che cavolo sono andati a vedere sti due? Lo so, abbiamo seguito un circuito un po’ particolare e ci siamo persi le attrazioni più famose e rinomate, se torneremo mai ad Amsterdam, sicuramente non ci perderemo:

  • La casa di Anna Frank
  • Il quartiere artistico di Jordaan
  • Il complesso Begijnhof
  • Natura Artis Magistra
  • Voldelpark

e visiteremo i musei che siamo riusciti a vedere solo dall’esterno, purtroppo quando il tempo scarseggia bisogna fare delle scelte e noi avevamo voglia di andare alla scoperta dell’architettura contemporanea di questa città dai due volti.

Potrebbero interessarti anche...

Una risposta

  1. Aprile 20, 2016

    […] 7- Amsterdam […]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.