Amsterdam. Diario di viaggio…#olanda_belgio5

Giorno 6 di viaggio, si arriva ad Amsterdam, ma prima di raggiungerla facciamo un paio di tappe: Marken e Volendam.

Marken è un antico villeggio di pescatori esclusivamente pedonale, perfettamente conservato che vale la pena visitare, ma la cosa che interessava davvero a noi biker era la strada per raggiungerlo, anticamente era un’isola, ma il prosciugamento dei polder circostanti ha cambiato la morfologia del territorio facendola diventare una penisola attaccata alla terraferma attraverso una strada sopraelevata, una specie di passerella che conferisce a Marken un fascino ancora più speciale.

Visto che a Marken devi lasciare la moto all’inizio e poi proseguire a piedi e la nostra voglia di camminare era davvero poca, abbiamo girato la moto e ci siamo diretti verso Volendam.

Qui, dopo qualche peripezia per capire come poter arrivare in più vicino possibile al porticciolo con la moto, la prudenza non è mai troppa nemmeno in Olanda, finalmente abbiamo smontato e ci siamo fatti una bella passeggiata del suo caratteristico porto.

 Qui il nostro viaggio si fa molto interessante e giunti ad Amsterdam puntiamo dritto verso due architetture moderne fuori dal solito circuito che altrimenti sarebbe complicato raggiungere: Wozoco e Parkrand degli MVRDV.

Si tratta di due architetture sorprendenti che adottano delle soluzioni all’avanguardia per ovviare a problemi sorti in fase di progettazione.

Wozoco è una residenza per anziani del 1997 innovativo e unico nel suo genere (calcolate è stato progettato vent’anni fa, tutto ciò che è venuto dopo li ha semplicemente copiati), come potete notare dalle foto, per aver progettato 13 appartamenti a sbalzo che sembrano fluttuare nell’aria, questa soluzione è stata adottata, attraverso un sistema di travi reticolari, per riuscire ad arrivare ad un totale di 100 appartamenti senza alzare ulteriormente l’edificio e senza occupare ulteriormente il suolo pubblico.

Parkrand, ultimato nel 2007, è un edificio residenziale composto da 174 appartamenti di piccole dimensioni disposti in 5 torri collegate tra di loro attraverso delle parti ponte anch’essi contenenti gli appartamenti e con una zona comune sopraelevata, una sorta di giardino/parco giochi per i residenti, che si apre sul parco retrostante.

Un’architettura davvero spettacolare che pone particolare attenzione sulla luce naturale, gli affacci e la creazione di una zona comune davvero sorprendente e d’impatto.

Soddisfazione alle stelle per essere riusciti finalmente a vedere dal vivo due delle architetture che avevamo studiato durante gli anni universitari ci dirigiamo in hotel, il Golden Tulip Amsterdam West è quello che abbiamo scelto per passarvi le prossime due notti, camera bella e spaziosa, ottima colazione anche se molto cara, garage comodo con ingresso sul retro, posizione tranquilla, lontana dal centro comodamente raggiungibile in tram.

Nell’immagine potete vedere la dislocazione degli edifici da non perdere.

E’ ormai pomeriggio inoltrato quando ci accingiamo ad andare alla scoperta di Amsterdam quindi dobbiamo accontentarci di una bella passeggiata conoscitiva del centro scendendo in Dam e dirigendoci verso NEMO.

Il centro storico di Amsterdam, circondato dai canali risalenti al XII secolo, è Patrimonio dell’Umanità dal 2010 ed è uno dei maggiori centri rinascimentali d’Europa, con diversi edifici risalenti al XVI e XVII secolo, vanta anche il famosissimo quartiere a luci rosse, il De Wallen, e numerosi coffee-shop e sexy-shop che attraggono diversi tipi di turismo, ma un giretto verso sera è assolutamente d’obbligo, non si può perdere la parte più folcloristica!

Camminando verso NEMO ci imbattiamo nella Biblioteca Centrale di Amsterdam, un edificio massiccio e di forte impatto visivo che, con i suoi sette livelli, è la biblioteca più grande d’Europa. Al suo interno non manca nulla, ogni possibile esigenza ha una zona a lei dedicata: un’ampia area di gioco per i bambini, una sezione con comode poltrone e tavolini per la lettura di riviste e quotidiani di tutti i tipi, un piano multimediale in cui vi sono anche delle sale per l’ascolto, tante aree studio per studenti, vere e proprie postazioni che offrono il massimo in termini di confort e tranquillità, ovviamente libri a non finire e, per non farsi mancare proprio niente, l’ultimo piano ospita un ristorante self-service con una splendida terrazza aperta da marzo a ottobre. Una vera isola felice.

Arriviamo a scorgere il profilo accattivante di NEMO, il più grande centro scientifico d’Olanda, progettato dalla nostra archistar Renzo Piano come una prua di una nave che emerge dalle acque del canale a cui è ancorata. Merita sicuramente una visita al suo interno soprattutto se siete una famiglia con bambini, è permesso toccare e manipolare tutto e si possono apprendere tante cose con stupore e meraviglia non solo dei più piccoli.

L’ARCAM, centro locale di architettura, è un edificio compatto e scultoreo a forma di blob rivestito verso la strada da listelli di alluminio e con la facciata verso l’acqua completamente vetrata in cui si vede tutta la sua struttura interna dislocata su tre piani con uffici, spazi espositivi e una zona informazioni.

Ritorniamo verso il centro e dopo aver girovagato per un bel po’ guardandoci intorno senza una particolare destinazione decidiamo di andare a cena, la nostra scelta ricade su un pub il De Bekeerde Suster davvero carino e accogliente con un’ottima selezione di birre, di cui si possono prendere anche degli assaggi, e anche il cibo è molto gustoso.

Passeggiatina nel quartiere a luci rosse, che si trova vicino a dove abbiamo cenato, con le donnine in vetrina che cercano di attirare i tantissimi turisti che passano di lì più per curiosità che per il vero scopo per cui è stato creato.