Amici mai di T.K. Leigh

amici mai

Titolo: Amici mai (A Beautiful Mess #2)

Autrice: T.K. Leigh

Genere: Contemporary Romance /Erotic Suspense

TRAMA Come puoi continuare a vivere quando la tua vita è una bugia? Come fai a convincere il tuo corpo a smettere di sentire, la tua anima a smettere di amare e il tuo cuore a smettere di battere?
Perseguitata dal suo passato, Olivia Adler fugge da Boston verso le spiagge della Florida, lasciandosi tutto alle spalle. Rinchiusasi nella sua prigione, cerca di spegnere tutto, e di non sentire più niente. Un mese dopo la partenza però la voce di Alexander è ancora viva nella sua mente, e le ricorda che la sua incapacità di confrontarsi con i demoni che la tormentano non solo distruggerà lei, ma anche lui. Tuttavia ricominciare a sentire qualcosa significherebbe soltanto soffrire.

Intanto a Boston, per Alexander Burnham tutto parla di Olivia… La sua Olivia… Cerca di alleviare il dolore nell’unico modo che conosce: nel letto di una bellissima donna. Ma Alexander non è tipo da accettare di perdere ciò che ama. Una volta scoperto dove si è rifugiata Olivia, riuscirà a convincerla a tornare a Boston con lui? Sarà in grado di proteggerla quando una minaccia che è rimasta sepolta per mesi torna a galla? E soprattutto sarà capace di rivelarle il segreto che rischia di separarli per sempre?

TK Leigh - Amici mai

Recensione di Sara B. – Piccola premessa. Non ho trovato nemmeno una citazione coinvolgente e bella da farvi leggere, perché tutto è stato così assurdo che se non mi mettevo a ridere rischiavo di piangere perché veniva a me la depressione.

Non ci siamo. Sinceramente non sono delusa, di più. Non so nemmeno come parlarvi di questo libro senza esagerare con tutte le questioni che non mi sono piaciute.
Partiamo dal fatto che al 34% del libro volevo seriamente chiudere e smettere di leggere. Noioso, assurdo e ripetitivo all’inverosimile. Se nel primo libro avevo apprezzato alcune caratteristiche dei personaggi in questo sono seriamente delusa. Si torna sempre li: per l’autrice, secondo me, la questione del dialogo è inesistente. Due persone che piuttosto che parlare come adulti e maturi preferiscono fare giochetti e non dire nulla, finendo sempre per ferirsi e ferire l’altro. Segreti assurdi che vengono portati avanti in questo libro senza essere svelati se non alla fine. E penso che questo libro sia “carino” piuttosto che semplicemente brutto solo perché si è risollevato in alcune scene e verità svelate, ma i fatti positivi finiscono li. Olivia è assurda. Dovrebbe essere una donna forte, o almeno così ce la dipinge l’autrice, ma si rivela ancora solamente una bambinetta viziata di 12 anni. Assurda. A questo punto sono seriamente convinta che potrebbe avere paura persino della propria ombra. E’ isterica. La psicologa -quindi una persona che ha studiato- ti dice che potresti avere paura, che ci sono dei motivi reali per tutto ciò e a te viene il pepe sotto al sedere e ti incavoli come una iena.
Per non parlare della sua “lotta interiore” per tipo quasi tutto il libro, che è solo una palla assurda e ripetitiva, con scene al limite della realtà, talmente sono irreali e fatte di dialoghi senza senso.
Ma tutto ciò ha un senso?

Una piccola cosa positiva? il personaggio di Cameron. Povero, mi dispiace per lui per essere finito nel mirino di Oliviapazzamasochista. Usato, illuso, trattato a pesci in faccia per tutta la prima parte del libro. E ci credo che poi ha reagito come ha reagito. Mica è la tua ruota di scorta, mia Olivia ochetta. Svegliati un po’. Hai quasi 30 anni, non dodici.

Alexander.. Se nel primo libro mi ero abbastanza piaciuto come personaggio, in questo secondo capitolo della serie rasenta la stupidità fatta persona. Non tanto per la “vendetta” ma più che altro perché nessuno, per quanto possa amare una persona, riuscirebbe a sopportare una persona rompiballs come Olivia per più di una settimana di fila. E invece no, alla fine lui sta li a farsi prendere a pesci in faccia dalla signorinella, a fare tutto ciò che lei vuole, a correrle dietro come un cagnolino (e povero cane, davvero) rimettendoci in dignità, ma anche in salute mentale. Perché dico davvero, Olivia è una bambinetta viziata che ha paura della sua ombra, sa solo scappare e non è capace di crescere. Poi torna quando le pare e piace, come se le persone non avessero nulla da fare che non stare li ad aspettare il suo ritorno. Magari offrendole anche un mazzo di fiori e delle scuse per averla fatta scappare.

Un libro pieno di ripetizioni, situazioni al limite dell’assurdo e ripetitive, sempre la stessa solfa fino più o meno all’80% del racconto. Lo stile? E’ un libro che si lascia leggere, ma nemmeno lo stile è così particolare e coinvolgente, soprattutto perché i dialoghi stessi, che dovrebbero coinvolgere il lettore, sono campati per aria. Questo che chiama amore una donna quando è fidanzato con un’altra. Che si fa prendere a pesci in faccia. L’altra che se riesce a dire una frase di senso compiuto e intelligente è capace di far nevicare per una settimana.
Consigliato? No, salvatevi da questo scempio. Se penso che devo leggere il terzo, ora, viene voglia a me di scappare il più lontano possibile. Aiuto. Chissà cosa mi aspetta. Che qualcuno mi salvi, per favore.

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