Review Party – Always Be My Baby di Naike Ror

Se c’è una cosa che Joon Seok Parker sa da sempre è che non potrà mai contrastare la variabile che scombina il primo giorno di ogni percorso lui intraprenda. Lo ha imparato a sue spese quando, il primo giorno di scuola materna, si è trovato a difendere un coniglio di peluche celeste con le unghie e con i denti. Non importa quanto Joon arriverà puntuale, quanta pazienza sarà costretto a esercitare, quanto distacco cercherà di mantenere: Dave Peterson scombussolerà puntualmente, e di proposito, la sua pace.

Ci sono certezze che per un tipo come Dave, allergico alle regole, sono incrollabili. Ad esempio, trascorrere l’estate a Parigi al termine del liceo, finalmente lasciarsi alle spalle Kerringhton, l’odiata cittadina militare in cui vive con sua madre, e diventare uno scrittore di successo. Nulla potrà trattenerlo nella sua tranquilla e ordinata città natale. Ne è convinto almeno finché, per colpa di un innocuo gioco, Dave non finisce rinchiuso in un sottoscala con Joon Seok, colui che incarna la sua perfetta antitesi.

E da quel momento, il filtro attraverso il quale si sono sempre guardati a vicenda, e detestati, cambia.

Avversari da sempre, amici mai, Dave e Joon Seok si scontreranno nell’ennesima lotta: razionalità contro istinto, ordine contro caos, odio contro amore. Per la prima volta, nella loro gara senza fine, l’obiettivo non sarà più occupare il posto più alto del podio ma tagliare, tra mille ostacoli, il traguardo insieme.

La spensierata storia d’amore queer di due giovani amici nemici che scoprono di provare sentimenti l’uno per l’altro.

Always be my baby è un romanzo sull’amore, sull’accettazione e la scoperta di sé.

Always Be My Baby di Naike Ror, young adult, male to male, autoconclusivo pubblicato il 24 novembre dalla Always Publishing

Ci sono storie che in pochi attimi mi riportano al passato, alla semplicità di quando ero una ragazzina che sognava del suo primo amore e il cui cuore batteva così forte da sentirlo nelle orecchie. Mi è bastato leggere poche pagine per cadere nuovamente preda di due personaggi speciali che sembrano essere così diversi da loro da non poter trovare un punto di incontro e che, invece, scoprono di provare l’uno per l’altro un sentimento semplice e puro. A maggior ragione se si pensa che, fra Joon Seok Parker e Dave Peterson, non è sempre stato tutto rose e fiori, anzi! Ma la bellezza di questa storia è proprio lì, in quel riconoscere che tutto quello che hanno vissuto insieme nel loro passato li ha portati a provare, oggi, un sentimento dolce e tenero. Il racconto dell’autrice me li ha fatti amare in ogni momento, sia quando battibeccano sia quando si interrogano sui rapporti conflittuali avuti fin da quando erano dei cuccioli che frequentavano la scuola materna  ad oggi che sono dei liceali. In effetti, quel loro non sopportarsi a vicenda nasceva da una profonda differenza caratteriale.

Joon Seok è stato un bambino preciso, ordinato, responsabile e, crescendo, queste sue caratteristiche non hanno fatto altro che diventare ancora più profonde. Lui non si arrabbia, non impreca, non fa i capricci, è ligio al suo dovere di figlio e di studente, mai niente lo turba, o forse no. In ogni caso, è talmente perfetto che il suo vicino di casa, la sua nemesi, il suo mal di pancia quotidiano, ovvero Dave, lo ha soprannominato il “principino dei ghiaccioli”.

Dave Peterson, è il suo esatto opposto. Casinista, disordinato, con la testa fra le nuvole, anzi fra i mille quaderni in cui scrive tutto quello che gli passa per la testa, capriccioso, un po’ prima donna e, soprattutto, refrattario alle regole. Né ha una sola, infastidire Joon, sempre e comunque. Per lui, che ha fatto del ritardo una missione di vita, avere a che fare con quel tipino tutto precisino è motivo di lotte quotidiane anche se sembra che il motto del suo acerrimo nemico sia indifferenza, pura indifferenza, cosa che lo stizza non poco.

Poi un giorno, come un fulmine a ciel sereno, Dave vede Joon baciare un altro ragazzo e la cosa lo intriga così tanto da spingerlo a farsi delle domande, a guardarsi dentro e a fare scoperte nuove, dolci ed entusiasmanti.

Non racconterò di più perché questa storia è tutta da scoprire e centellinare pagina dopo pagina. Mi sono divertita a leggere dei loro battibecchi, delle parole inventate da Dave, delle sue stravaganze e mi sono innamorata della saggezza e della maturità di Joon, del suo essere protettivo anche quando pensava di odiare il suo nemico. Anche se all’apparenza sembrano così diversi hanno di fondo qualcosa  che li accomuna, essere protettivi l’uno per l’altro, sempre, anche quando non se ne accorgevano nemmeno. È impossibile non innamorarsi di loro, del loro sarcasmo, delle loro battutine al vetriolo, del loro preoccuparsi per le rispettive madri, amiche da sempre. Non nascondo che mi sono commossa per il modo delicato in cui l’autrice racconta una storia in cui la scoperta del sé e di come accettarsi, al di là di quello che pensano gli altri, senza forti drammi ma con una curiosità innegabile ha un sapore fresco ed originale. I dialoghi brillanti e i battibecchi simpatici fanno di questo racconto una ventata di primavera dopo un lungo inverno. Ci sono mille e mille cose ancora che fanno di questo libro la chicca perfetta con cui coccolarsi, quindi, se ancora non lo avete fatto, regalatevi un pomeriggio con loro due, non ve ne pentirete.  Joon e Dave, sono tutti da amare, punto

 

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