Alicia e il teorema dell’amore infinito di Mayte Uceda
Trama Alicia è una giovane vedova che dedica tutto il suo tempo alla cura dei vigneti di Maiorca, ereditati alla morte del marito. Dopo anni di solitudine decide di tentare la sorte e iscriversi a uno di quei siti di incontri per trovare l’amore attraverso internet. Delusione dopo delusione, Alicia comincia a pensare che il destino non abbia intenzione di concederle una seconda opportunità di essere felice, fin quando Marco entra nella sua vita. Si tratta di un uomo riservato e terribilmente attraente. Viene dalla Corsica e rispecchia il carattere schivo degli abitanti dell’isola al centro del Mediterraneo, cosa che affascina Alicia. Tra i due, infatti, si scatena subito una grande passione, che però non manca di sollevare dubbi nella giovane vedova. Può veramente essere tutto perfetto come sembra? Cosa si nasconde sotto quella splendida facciata?
Recensione di Roberta – Alicia e il teorema dell’amore infinito di Mayte Uceda pubblicato da Newton Compton Editori.
Alicia è una giovane vedova alla soglia dei 40 anni e negli ultimi sei si è ritrovata sola con un cane che la ignora per la maggior parte del tempo e una tenuta vinicola sull’isola di Maiorca da mandare avanti. Nonostante la sua inesperienza, riesce, con l’aiuto di fidati braccianti, a portare avanti l’attività seppur con grande sacrificio.
Col passare del tempo però il peso della solitudine si fa sempre più opprimente, così decide di iscriversi ad un sito di incontri, ma le conoscenze che intreccia sono estremamente deludenti.
“Ero diventata… esigente!
Che brutta parola!
Non avrei mai trovato un compagno.”
Un bel giorno però le viene sottoposto il fascicolo di Marco, un giovane ingegnere agronomo della Corsica che sembra essere la risposta a tutte le sue preghiere, perché non solo è molto bello ed interessante, ma ha anche conoscenze che possono aiutarla a risollevare la sua attività. E questo splendido esemplare di uomo è interessato a lei.
Ma dove sta la fregatura?! Non c’è oppure c’è e lei non vuole vederla?!
Nonostante la sorella Virginia continui a metterla in guardia, Alicia si lascia coinvolgere sempre più dalla storia con l’uomo e sin dal loro primo incontro si scatena una grande passione.
“Ero stanca di fingere di essere una donna indipendente che non aveva bisogno degli uomini. Ero forse stata io a dire una simile stupidaggine?”
Nel frattempo la donna si ritrova a difendere la sua proprietà con le unghie e con i denti da un arrogante magnate della zona che per obbligarla a vendere i suoi terreni usa mezzi non ortodossi.
“<<Quando la terra ti entra nelle ossa, non ti abbandona più.>> mi aveva detto una volta.
Era vero, quei vigneti erano diventati parte di me.”
Alicia è una vedova: così è stata marchiata da anni, soltanto perché non si è buttata tra le braccia di un altro uomo subito dopo la morte precoce del marito.
Non è facile per lei portare avanti il vigneto e la cantina, soprattutto dal momento che non non ne capisce molto, ma è intenzionata a mantenere in vita i possedimenti e con essi il ricordo del marito.
Nel momento in cui si sente più vulnerabile e sola ecco che arriva Marco, l’uomo perfetto.
Marco è poco più giovane di lei, può aiutarla con estrema competenza nella sua un’attività ed è anche molto bello e carismatico.
Alicia non riesce a credere alla fortuna di avere trovato un compagno come Marco: nemmeno se lo avesse scelto da un catalogo, sarebbe stato così giusto per lei. Unica discriminante: è corso e la donna non vede di buon occhio la lontananza.
Alicia inoltre si reputa insignificante e non all’altezza del giovane ingegnere, tanto da non capacitarsi dell’attrazione che lui dimostra di provare nei suoi confronti.
Ma negli occhi di Marco ogni tanto compaiono ombre che lei non è in grado di decifrare e la ritrosia dell’uomo nel confidarsi la inquieta: forse non è così perfetto come sembra ed è certa che nasconda qualcosa!
Riuscirà Alicia a conoscere veramente il misterioso uomo venuto a salvarla da sé stessa e dalle avversità della vita?!
Il ritmo della narrazione sembra rispecchiare gli stati d’animo della protagonista: all’inizio è lento e a tratti noioso, lasciando trasparire il senso opprimente di solitudine, poi via via riacquista vigore seguendo la voglia di Alicia di rimettersi in gioco e di non lasciarsi trascinare dalla corrente degli eventi.
L’autrice lascia molto spazio alla narrazione a discapito dei dialoghi, cosa giustificata dal fatto che la storia si basa molto sull’analisi introspettiva che la protagonista fa di se stessa, ma tale scelta a mio parere non coinvolge completamente il lettore, nonostante la vena di sottile ironia che alleggerisce l’atmosfera.
Questo romanzo non è la classica storia d’amore laddove la donzella attende di essere salvata dal principe azzurro ma è la storia di una donna che non si arrende mai di fronte alle difficoltà senza nemmeno accorgersi di quanto sia forte e tenace. Alicia è una persona limpida, dall’animo buono e che, nonostante le sue insicurezze, non si lascia sopraffare dai dispiaceri della vita.
Lo consiglio a chi crede o ha bisogno di credere nelle seconde possibilità!