A un metro da te di Rachael Lippincott

Trama  A Stella piace avere il controllo su tutto, il che è piuttosto ironico, visto che da quando è bambina è costretta a entrare e uscire dall’ospedale per colpa dei suoi polmoni totalmente fuori controllo. Lei però è determinata a tenere testa alla sua malattia, il che significa stare rigorosamente alla larga da chiunque o qualunque cosa possa passarle un’infezione e vanificare così la possibilità di un trapianto di polmoni. Una sola regola tra lei e il mondo: mantenere la “distanza di sicurezza”. Nessuna eccezione. L’unica cosa che Will vorrebbe poter controllare è la possibilità di uscire una volta per tutte dalla gabbia in cui è costretto praticamente da sempre. Non potrebbe essere meno interessato a curarsi o a provare la più recente e innovativa terapia sperimentale. L’importante, per lui, è che presto compirà diciotto anni e a quel punto nessuno potrà più impedirgli di voltare le spalle a quella vita vuota e non vissuta, un viaggio estenuante da una città all’altra, da un ospedale all’altro, e di andare finalmente a conoscerlo, il mondo. Will è esattamente tutto ciò da cui Stella dovrebbe stare alla larga. Se solo lui le si avvicinasse troppo, infatti, lei potrebbe veder sfumare la possibilità di ricevere dei polmoni nuovi. Anzi, potrebbero rischiare la vita entrambi. L’unica soluzione per non correre rischi sarebbe rispettare a regola e stare lontani, troppo lontani, uno dall’altra. Però, più imparano a conoscersi, più quella “distanza di sicurezza” inizia ad assomigliare a “una punizione”, che nessuno dei due si è meritato. Dopo tutto, che cosa mai potrebbe accadere se, per una volta, fossero loro a rubare qualcosa alla malattia, anche solo un po’ dello spazio che questa ha sottratto alle loro vite? Sarebbe davvero così pericoloso fare un passo l’uno verso l’altra se questo significasse impedire ai loro cuori di spezzarsi?

Recensione di VeronicaA un metro da te di Rachael Lippincott, romanzo young adult,  edito Mondadori, in libreria dal 5 marzo e sul grande scherzo dal 21 marzo.

Stella James ha diciassette anni, ma è da quando ne ha sei che è ospite, a periodi alterni,  al Saint Grace’s. Ha la fibrosi cistica ed è inserita nella lista di attesa per due polmoni nuovi, che le permetteranno di allungare ancora un po’ la sua aspettativa di vita. Stella ha perso la sorella in un incidente, e da quel giorno, i suoi genitori non si sono più ripresi, allontanandosi e odiandosi ogni giorno un po’ di più, fino al divorzio. È per loro che Stella vuole vivere, perché sa bene che non riusciranno a reggere anche la sua perdita. Stella è determinata e decisa, da cinque anni ha un canale YouTube dove si racconta, allo scopo di sensibilizzare la gente alla malattia che l’ha colpita. È una maniaca del controllo, ha disperatamente bisogno che tutto funzioni secondo le regole, ha creato addirittura un’app che le ricorda quando prendere le medicine, scandendole la terapia. Tutto è sempre filato liscio, fino all’arrivo in ospedale di Will Newman.

“Lasciami indovinare. Tu ti consideri un ribelle. Ignori le regole perché questo ti fa sentire di essere padrone della situazione. Dico bene?”
“Non ti sbagli”.

Will è ribelle e testardo. Ha deciso che non potrà mai guarire, ed è in attesa del suo diciottesimo compleanno per poter mettere fine a tutti i suoi soggiorni in ospedale e godersi, viaggiando, il tempo che gli rimane. Will non solo ha la fibrosi cistica, ma ha contratto anche il virus b.capacia, il che significa che per lui , nemmeno il trapianto è più una possibilità. È stato però inserito in un programma sperimentale, ma si rifiuta di seguire la terapia.

“Se proprio devo morire, prima vorrei vivere. E poi morirò.”

Ma Stella non è il tipo da darsi per vinta. Will deve vivere, e lei farà in maniera che questo accada. Il modo di fare di Will la destabilizza e le sembra un atteggiamento ingrato, il suo, nei riguardi di chi farebbe carte false, per avere la stessa possibilità che è capitata a lui. I ragazzi stringono così un patto: lui dovrà seguire tutte le terapie previste dal programma sperimentale, e lei poserà per uno dei suoi disegni.
Non sarà facile, Will cercherà di “barare”, ma Stella troverà il modo di farlo camminare accanto a lei.  I due ragazzi trascorrono inevitabilmente del tempo insieme, la loro condizione terminale li unisce più di quanto dovrebbero, fino a farli innamorare, nonostante sappiano benissimo che, per loro non può esserci un futuro insieme.
I malati di Fibrosi cistica, infatti, devono stare a due metri di distanza. Non possono toccarsi, non possono baciarsi. Per loro, quei due metri significano “Vita”. Un semplice contatto, uno colpo di tosse o uno starnuto, si traducono in un rischio di infezioni batteriche che, potrebbe causare la morte di entrambi, senza contare che, se Stella dovesse contrarre il virus b. capacia, sarebbe costretta a rinunciare anche ai polmoni nuovi.

Sento qualcosa che mi sale dal petto, alla punta delle dita e alla bocca dello stomaco. Toccarla per sentire la pelle morbida del suo braccio, il rilievo delle cicatrici che sono sicuro abbia sul corpo. Ma non ci riuscirò mai. La distanza tra noi non svanirà mai né cambierà. E sarà così per sempre.

L’amore però sa essere più forte di qualsiasi barriera. Una lotta per esistere contro il tempo, e soprattutto, contro lo spazio. Will e Stella saranno uno il supporto dell’altro, insieme inizieranno a desiderare di vivere, per loro stessi, e sempre insieme, inizieranno la battaglia più difficile della loro vita.
Ci sorprenderanno con l’importanza di ogni singolo tocco: un abbraccio, un gesto di conforto, una carezza … cose che magari noi oggi, diamo un po’ per scontate. Ci ricorderanno che, se vuoi davvero stare con qualcuno, niente al mondo potrà impedirtelo, nemmeno una terribile malattia che conta i centimetri e i minuti, perché esistono infiniti modi per viversi. Ci insegneranno che la vita è preziosa, che chi non è malato ha una grande possibilità, quella di scegliere, padrone delle proprie emozioni e dei propri sentimenti, ed è in dovere di viverli fino in fondo, a pieno cuore, a pieni polmoni. E senza dubbio, un’altra grande lezione di cui questi ragazzi ci faranno dono, è che a volte, amare, significa anche lasciare andare.

Il colpo di fulmine con Will e Stella, l’ho avuto sul grande schermo, dal momento che ho potuto partecipare, grazie a Mondadori, alla prima del film, il 6 marzo.
Devo ammettere che, se la prima parte è travolgente e istruttiva, la seconda sconfina un po’, forse per ovvie ragioni, nel romanzato, ma credo sia stato il modo degli sceneggiatori di arrivare maggiormente al cuore di chi incontra questi ragazzi, che hanno una disperata voglia di vivere e viversi, pronti a tutto pur di stare insieme.
Una volta tornata a casa, dopo aver versato la mia abbondante dose di lacrime, mi sono scoperta curiosa di leggere il romanzo ed ora eccomi qua, ancora più felice di aver fatto entrare nella mia vita Will e Stella, a 360 gradi.
Non conoscevo nulla della fibrosi cistica e non so giudicare se le scene vissute, i tecnicismi citati o le azioni dei medici, siano in linea con quella che è realmente la malattia, ma poco importa. Credo che di speciale ci sia il grande messaggio che il film voleva trasmettere, e per me ci è riuscito in pieno. Will e Stella sono arrivati dritti al mio cuore, e con loro, tutte le persone che vivono una condizione simile.

Ho letto molte notizie incongruenti circa il film e il libro, e ci tengo a chiarire. “A un metro da te” nasce prima come film e solo a sceneggiatura quasi conclusa, si è pensato di proporre la storia ad una casa editrice per raccontarla anche in un romanzo. Il compito è stato affidato a Rachael Lippincott che, ha portato a termine il progetto in due settimane. Quindi, eccovi un raro caso in cui libro e film sono praticamente identici (tranne che per una cosa, ma non vi dico quale) ma il mio consiglio è di dedicare del tempo ad entrambi i progetti, perché il film renderà viva la vostra immaginazione, e il libro darà voce a pensieri che, nel film non vengono riportati se non con gli sguardi.

Perciò, preparate i fazzoletti, vi aspetto tra le camere del Saint Grace’s, ci sono due persone speciali che non vedono l’ora di farsi conoscere e rubarvi un pezzo di cuore.

4 stelle

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Una risposta

  1. Bebey ha detto:

    Bello

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