Quattro chiacchiere con – Julia Quinn si racconta – Intervista per Seattle Channel
State seguendo le nuove pubblicazioni Mondadori della Bridgerton Serie targata Julia Quinn? Certamente ne avrete sentito parlare, poiché anche noi di Esmeralda apprezziamo questa fantastica autrice che non manchiamo mai di consigliare.
Questa volta però vi proponiamo l’intervista che, proprio Julia Quinn, ha rilasciato all’emittente Seattle Channel e che la nostra amica Francesca ha gentilmente tradotto per noi aggiungendo le sue impressioni.
Vi lascio quindi con la penna di Francesca, dandole il benvenuto qui, oggi, in Esmeralda Viaggi e Libri.
Cosa potrà mai venire fuori da una decina di minuti di intervista a Julia Quinn? Be’, ragazze, IL MONDO. Movimento #MeToo, folle impazzite in Brasile, modelli a torso nudo in copertina e chi più ne ha più ne metta. Pronte? Mettetevi comode.
In questa intervista Julia Quinn spazia da un argomento all’altro incalzata da Nancy Guppy, la sapiente conduttrice di Art Zone. D’accordo, magari conoscete i palinsesti italiani a menadito, ma nessuno pretende che sappiate di cosa si tratta. È un programma di arte e cultura dell’emittente americana Seattle Channel, che ci ha gentilmente concesso di riprodurre il video e che cogliamo l’occasione per ringraziare.
Sarà l’atmosfera grunge di Seattle, sarà l’aria gelida del Pacifico settentrionale (per darvi un’idea, vi ricordo che Grey’s Anatomy è stato girato proprio qui), sarà che la nostra Julia gioca in casa (vive da queste parti), sta di fatto che nell’intervista sembra davvero spigliata ed entusiasta, più di quanto non sia di solito. E ve lo dice una che ha avuto il piacere di incontrarla e parlarci durante l’ultimo RARE di Roma.
Da dove iniziare, allora, se non da una semplice spiegazione del genere romance, per spazzare via ogni dubbio? Un vero e proprio bigino che illustra gli elementi indispensabili per un romance storico perfetto, naturalmente ambientato nel periodo prediletto di Julia, l’epoca Regency. E se vi sembra facile, è proprio così: SEMBRA. Con tanti saluti alle aspiranti scrittrici che provano a esordire con un romance credendo che sia un gioco da ragazzi. Un inchino alla nostra QUEEN Julia quando lancia quell’impagabile frecciatina: “Okay, provaci!”
Le amanti del giallo troveranno un paragone interessante con i libri di Agatha Christie (Hercule Poirot, anyone?), mentre le lettrici che vogliono farsi una cultura sul romance delle origini potranno recuperare il “primo romance moderno”, come lo definisce Julia. Curiose? Guardate il video e prendete nota… E tutto questo non è che il punto di partenza per parlare delle protagoniste dei suoi libri, da sempre forti e indipendenti, quasi avessero previsto la nascita del movimento #MeToo. Subito in ginocchio sui ceci chi pensa che il romance sia un genere di evasione, scollegato dal mondo reale!
Non mancano gli aneddoti su un recente tour brasiliano, con i firmacopie presi d’assalto dalle fan. Nell’eterno scontro Italia-Brasile, speriamo che Julia torni presto in Italia per dimostrarle che le lettrici italiane non sono da meno! L’intervista ci regala poi qualche fun fact sulle copertine dei suoi libri e il ricordo di un esordio imbarazzante che vi farà scompisciare dalle risate…
E finalmente si arriva al clou, che giustamente Nancy ha rimandato fino all’ultimo: i Bridgerton arrivano su Netflix! Neanche a farlo apposta, la serie è prodotta da Shonda Rhimes, la stessa di Grey’s Anatomy (e il cerchio si chiude). Per tutti i dettagli, vi rimandiamo all’intervista.
Una piccola nota tecnica: chi ce l’ha fatto fare di sottotitolare un video? Be’, innanzitutto ci siamo dette che in fin dei conti dieci minuti non sono poi tanti. Ho visto cose che voi umani… ehm, volevo dire, ho visto gente guardare 5 o 6 puntate di seguito di una dizi turca (non dirò quale, ma inizia con Day e finisce con Dreamer), IN TURCO, con i sottotitoli in italiano, durata di ogni puntata: DUE ORE E UN QUARTO. Che sarà mai un’intervista di dieci minuti in inglese americano? Una piccola parentesi piacevole mentre sgranocchiate semi di zucca. Quello dei sottotitoli è un mondo incredibile: tutti dovrebbero provare a sottotitolare un video, anche solo di un minuto, per rendersi conto della fatica che c’è dietro. E chissà che questo non sia solo l’inizio 🙂
Buona visione!
© Seattle Channel